Immaginiamo per un istante di poter entrare in una macchina del tempo, se esistesse, e di ritornare indietro esattamente a centocinque anni fa, all’8 agosto 1919, a Torre Annunziata, in via Mazzini al numero 27. Alle tre e trenta della notte avremmo assistito in questa abitazione alla nascita di Agostino De Laurentiis (porta il nome del nonno materno), che sarà conosciuto semplicemente con il nome di Dino. Perché è importante per noi torresi questo neonato? Perché diventerà uno dei più famosi produttori cinematografici mondiali, professione che sarà seguita anche dal fratello maggiore Luigi e dal minore Alfredo. I genitori sono Aurelio e Giuseppina Salvatore.
Il padre è un brigadiere della Guardia di Finanza, andato in congedo dopo vent’anni di servizio (era stato riformato per un problema all’udito), proprio due mesi prima della nascita del figlio. La madre appartiene ad una famiglia di pastai (infatti gestisce insieme alla madre Raffaela e alla sorella Rosa un negozio all’ingrosso di farina e cereali).
Il papà Aurelio dalla Guardia di Finanza al mondo dell'arte bianca
Aurelio, dismessa la divisa, entra nel mondo dell’arte bianca ed apre l’anno dopo la nascita di Dino, nel 1920, un pastificio in via Murat, all’angolo con via Sambuco. Anche Dino, crescendo, rimane affascinato dal mondo della pasta. È intelligentissimo ma insofferente allo studio e alla disciplina. Dopo le scuole elementari a Torre Annunziata il padre lo iscrive al collegio dei Salesiani di Castellammare di Stabia, ma Dino dopo qualche mese scappa via… e torna a piedi a casa! Aurelio lo iscrive allora al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” in piazza Dante, a Napoli, (nell’archivio di quella scuola nell’anno scolastico 1931/32 risulta che frequenta il secondo ginnasio con il numero 49, matricola 97, squadra 5), ma Dino abbandonerà anche il convitto per chiedere al padre di iscriverlo all’istituto tecnico commerciale Diaz di Napoli.
E anche qui, dopo aver superato l’esame di ammissione da privatista... rinuncerà a frequentarlo! Insomma il suo spirito irrequieto e ribelle non è attratto dai libri ma dalla pasta e chiede al padre di farlo entrare in commercio con lui. Aurelio si rassegna e così Dino incomincia a vendere pasta del pastificio moderno “Aurelio De Laurentiis” prima a Torre Annunziata, dove riscuote anche i crediti dei clienti in “calzoncini corti” e poi in giro per l’Italia meridionale fino a Roma.
A Roma cambia il destino di Dino De Laurentiis
E nella capitale incrocia il suo destino (a tal proposito c’è da dire che era “nato con la camicia”, cioè avvolto nella placenta, segno di vita fortunata secondo la credenza popolare) quando legge alla stazione Termini il bando per partecipare ad una scuola di cinema. Inizia così la sua breve carriera da attore, ma ben presto capirà che il suo avvenire non è davanti alla macchina da presa ma dietro, come produttore. Infatti già a vent’anni si avvicina al mondo della produzione cinematografica con le prime esperienze.
Interrotte dalla chiamata alle armi con l’entrata in guerra dell’Italia nel 1940. È inviato a Trieste e riesce ad evitare la partecipazione ad azioni militari organizzando spettacoli per le truppe al fronte. Con la caduta del fascismo e dopo l’armistizio, si toglie la divisa e dopo tante disavventure arriva a Torella dei Lombardi, città natale del padre Aurelio, dove si è rifugiata la sua famiglia che lo accoglie con grande entusiasmo. Dopo qualche settimana si reca a Capri con gli amici Mario Soldati, Leo Longanesi e Stefano Vanzina.
Nel 1949 Dino divorzia dalla prima moglie e sposa l'attrice Silvana Mangano
Qui, per sbarcare il lunario e mangiare, raccolgono le bottigliette di ginger buttate via vuote dai soldati americani, le riempiono di acqua della Grotta Azzurra e le vendono come souvenirs agli stessi americani. Poi si recano a Napoli e infine a Roma, liberata dai nazifascisti, dove Dino nel 1944 conosce la sua prima moglie, Bianca Maria De Paolis, sposata il 16 dicembre 1945 a Torino, quando Dino ha 26 anni. Matrimonio che sarà annullato l’8 luglio 1949 e dieci giorni dopo Dino sposerà il suo nuovo amore, l’attrice Silvana Mangano. Da lei avrà quattro figli: Veronica, Raffaella, Federico (l’unico maschio morto giovane in un incidente aereo) e Francesca.
Dino divorzia dalla Mangano e sposa Martha Schumacher
Dino divorzierà anche da Silvana, che muore il 16 dicembre 1989. Il 7 aprile del 1990 De Laurentiis sposerà negli Stati Uniti l’americana Martha Schumacher, dalla quale aveva già avuto la figlia Carolyna e successivamente nascerà anche Dina.
Dino morirà a Los Angeles il 10 novembre 2010, a 91 anni. La moglie Martha undici anni dopo, il 4 dicembre 2021, a 67 anni. Nel 2017, edito da TorreSette, è stato pubblicato il mio libro: “Pasta, amore e fantasia. Le origini della famiglia De Laurentiis”.