Giornate europee dell’archeologia: Venere ad Oplontis.
Venerdì 13 giugno, dalle ore 9,00 alle ore 15,00, presso gli scavi di Oplonti a Torre Annunziata, ci sarà l’esposizione straordinaria della statuina di Venere che si slaccia il sandalo. Per l’occasione, l’Archeoclub d’ Italia aps sede di Torre Annunziata “Mario Prosperi” organizza itinerari guidati.
Il costo del biglietto d’ingresso è di 8 euro. Riduzione e gratuità come da normativa.
Venere in bichini
La Venere in bikini, o meglio Afrodite che si slaccia un sandalo, è una statuetta alta circa 60 cm, databile tra il I sec. a.C. ed il I sec. d.C., rinvenuta nel 1954 nella Casa di Maximus, detta poi Casa della Venere in bikini, a Pompei ed ora conservata nel Museo Archeologico di Napoli.
La statuetta raffigura Afrodite nell’atto di slacciarsi il sandalo del piede sinistro, sotto cui è accovacciato un piccolo Eros che, con la mano destra, tocca la suola della calzatura. La dea è appoggiata ad una figura di Priapo nudo e barbato, collocato su una base cilindrica. Accanto è posto un tronco d'albero su cui è ripiegata la veste della dea.
Afrodite, quasi del tutto nuda, indossa una sorta di costume da bagno dipinto con pittura dorata che va delicatamente a rivestire le nudità della statua. Il bikini, per il quale è famosa la statuetta, è ottenuto dal sapiente uso della tecnica della doratura, adoperata all'altezza dell'inguine, nel corsetto che copre il seno, nel motivo a stella sull'ombelico, nella collana a pendenti e nell'armilla (bracciale) al polso destro di Afrodite.
Tale iconografia della divinità, che ricorre altre due volte a Pompei, sembra aver origine in Grecia nel tardo III sec a.C. ed è documentata dal ritrovamento di altre simili statue.