A cura della Redazione
Maria Elefante (IdV): «Starita, adesso o mai più» Pubblichiamo la lettera che la professoressa universitaria Maria Elefante ha fatto pervenire al nostro giornale: Caro Sindaco, ormai è da tempo che sui giornali locali si parla di me come probabile assessore in quota all´Italia dei Valori. Anzi “La Voce della Provincia” del 10 ottobre, descrivendo un evento culturale in cui sono stata protagonista, riscuotendo l’ammirazione di tutti i presenti, dice “data per certa assessore al comune oplontino”. Ed infatti la segreteria dell’IdV ti ha presentato una lettera con la richiesta delle deleghe alla Cultura e alla Pubblica Istruzione da affidare alla mia persona. Da parte tua però non ho ricevuto nessuna chiamata. Silenzio assoluto. Come mai? Indubbiamente ci starai pensando. Ed io non voglio forzarti la mano. Voglio però dirti che questa città non può più aspettare. Non più aspettare i giochi di partito e le spartizioni di torte. Che sia io o un altro, ti prego di decidere in tempi brevi. Ma scegli però una persona che possa vantare capacità, competenze e amore per la città. Una persona che voglia lavorare per puro spirito di servizio, che ha tanto da dare e nulla da chiedere. Che non ha bisogno della politica per fare carriera, perché è paga dei traguardi raggiunti. In una città come Torre Annunziata la Cultura e la Pubblica Istruzione non possono essere disgiunte né considerate le parenti povere ed essere talmente trascurate da non avere nemmeno un assessore che le rappresenti. Lo so che attualmente queste due deleghe sono nelle tue mani. E ti vedo in verità presente nelle varie occasioni in cui si fa cultura. Non basta però essere presenti agli eventi. L’amministrazione deve essere protagonista, deve promuovere attività culturali, deve programmare. Per questo occorrono competenze specifiche. Ma anche passione e disponibilità. Torre potrebbe vivere di cultura. Ha un polo archeologico, una biblioteca ed un archivio storico con un patrimonio librario ignorato dai più. Tutto questo dovrebbe essere valorizzato per diventare parte viva della città. Le scuole stesse, che vivono momenti difficili, lavorano in condizione disagiate ed aspettano aiuto dall’amministrazione comunale. Da parte mia sarei orgogliosa di affiancarti in queste attività. Vorrei vedere rinascere questa città, partendo dalla cultura, da Oplonti, dal mare, dalle chiese, dalla formazione dei giovani. Metterei a disposizione di questa città competenze che ho acquisito in lunghi anni di studi, vissuti con sacrificio e con amore. Lo so che non è facile. Ma ho abbastanza coraggio. E sono stanca di starmene in panchina mentre si gioca una partita in cui mancano parecchi giocatori. Spero che il fischio dell’arbitro non arrivi troppo tardi, quando anche questa partita sarà perduta. MARIA ELEFANTE