A cura della Redazione
Egregio direttore, sono un vostro affezionato lettore della prima ora e desidero complimentarmi per la vostra capacità di dare voce a quanti cittadini torresi vogliano esprimere il loro parere riguardo i fatti che accadono in città. Negli ultimi tempi seguo con interesse gli articoli inerenti le prossime elezioni del 6 e 7 giugno. A tal proposito, non è certo mia competenza addentrarmi nelle strategie di candidati e partiti nella prossima campagna elettorale. Mi permetta, però, di esternare l’amarezza e lo sconforto dell’elettore al quale l’attuale sistema politico ha cancellato… la propria identità! Assistiamo, sbigottiti, ad un’intera classe politica che, pur registrando indici di astensione sempre più alti, continua a perseguire logiche che, invece, giustificano la disaffezione del cittadino alle urne. Ad aggravare lo sconcerto degli elettori, a mio avviso, è la nuova legge elettorale che, nonostante l’obiettivo di una riduzione, ha contribuito a creare una ulteriore proliferazione di partitini... Il tentativo di dar vita ad un bipolarismo maturo ha prodotto, al contrario, un bipartitismo acefalo confermando che la tanto discussa Prima Repubblica non è stata mai archiviata ed a prevalere, ancora una volta, sono più le “furbate” che le innovazioni tanto proclamate. Se da una parte, infatti, non c’è da meravigliarsi che un Berlusconi, condottiero di azienda sia divenuto un leader politico incontrastato, grazie all’assorbimento di quei leaders che hanno svenduto la storia e le tradizioni dei loro partiti in cambio di cariche istituzionali; dall’altra, invece, la miopia politica e le strategie suicide di Veltroni (con il patto elettorale veltro-berlusconiano) ha finito con il cancellare un filone di pensiero il cui contributo politico, culturale e sociale è stato rilevante sin dall’Unità d’Italia. I partiti hanno cancellato l’identità dei loro elettori! Alla luce dell’attuale scenario politico, vi era proprio bisogno di questa ennesima forzatura, visto che gli steccati delle ideologie erano stati superati recuperando, anche se a fatica, la tanto desiderata riconciliazione nazionale? A me sembra tanto che usando l’alibi dell’ideologia da sconfessare, si sia voluto, al contrario, infierire il classico colpo di grazia nei riguardi della politica. Stracciando il primato degli ideali, si assiste, ormai solo al costante germoglio dei “partiti personali”. Si tenta di dare alle scelte messe in campo una matrice politica (centrodestra o centrosinistra), ma come si può parlare di politiche di Destra o di Sinistra se finanche gli stessi partiti che dovrebbero rappresentare l’ultimo baluardo a difesa delle Idee scelgono, per mera opportunità dettata dal nuovo Sistema, di allearsi con formazioni politiche caratterizzate da storia, cultura e tradizioni completamente opposte? Questo è il bipolarismo? Davanti a proposte politiche così impresentabili, come sollevare all’elettore il dubbio di trovarsi davanti all’ennesima “corsa al seggio”? Dunque, egregio direttore, non mi meraviglierei più di tanto se anche a Torre Annunziata si ripetesse l’ennesimo flop della politica. Ancora una volta, si affronteranno senza risparmio di energie tanti partiti ad personam e tante persone-partito, ma con quale risultato? Quello di portare acqua al molino del “signorotto” dirigente politico, al capo-corrente o al sottosegretario di turno? Ed i problemi della città? A chi spetta risolverli? Torre Annunziata, purtroppo, non è altro che il riflesso di un sistema politico obsoleto che, nonostante le illusioni del dopo tangentopoli, sta ancora aspettando l’effettiva nascita della Seconda Repubblica, in grado di restituire, finalmente, al cittadino una sua vera identità! Cordiali saluti. Angelo Casillo