A cura della Redazione
Provinciali: vince la frantumazione dei partiti. Nel 2004 gli aspiranti ad un seggio nel nostro collegio, quello di Torre Annunziata-Santa Maria La Bruna, erano stati ventisette, un numero già considerevole. Nelle elezioni provinciali del 6 e 7 giugno prossimo sono addirittura trentacinque! Una miriade di liste, alcune delle quali dai nomi più strani e trasgressivi (Impotenti, Preservativi Gratis) e altre che si rivolgono allo stesso elettorato (ce ne sono cinque o sei di ispirazione comunista). Una situazione paradossale, poi, si è verificata all’interno del Polo della Libertà. A questo partito facevano riferimento Valentina Mazzei, esponente di Forza Italia, Gennaro Di Paolo (consigliere di Alleanza Nazionale) ed Enrico Boccia (consigliere di Forza Italia). Ebbene, appena è stata ufficializzata la candidatura della Mazzei nel PdL, Di Paolo è diventato il candidato di Alleanza di Centro e Boccia quello del Movimento per le Autonomie! Conclusione? Il Popolo della Libertà non ha più rappresentanti in Consiglio comunale. Ma chi era l’unico consigliere provinciale eletto nel nostro collegio nel 2004? Alfonso Ascione di Torre del Greco, allora candidato della Margherita e poi confluito nel Partito Democratico. Ma ora si ripresenta sotto il simbolo di un altro partito, l’Unione di Centro. Il record delle candidature alla Provincia spetta senz’altro ad Alfonso Perna, repubblicano storico, che si presenta nella lista dei Repubblicani Democratici. Raffaele Di Donna, candidato nelle file dei Democratici di Sinistra alle ultime elezioni comunali del 2007, è ora nella lista del Nuovo Psi, passando così, come Ascione, dal centrosinistra al centrodestra. Nel Partito Democratico, la scelta tra Tommaso Solimeno e Carola Flauto è stata fatta... salomonicamente, nel senso che il primo è il candidato del Pd e la seconda della lista Nicolais Presidente, quella del candidato presidente alla Provincia di Napoli per il centrosinistra. Andrea Fiorillo è il rappresentante di Sinistra e Libertà, mentre ad aspirare all’elezione al Consiglio provinciale per la lista Di Pietro-Italia dei Valori c’è Antonio Gagliardi. Fin qui i nomi noti, esattamente dieci, mentre gli altri venticinque non solo sono sconosciuti all’elettorato torrese ma sono anche candidati in liste che non hanno nessuna possibilità di eleggere un loro esponente nel nostro collegio. Perciò concentreremo la nostra attenzione sui dieci nomi già citati, analizzando anche le concrete possibilità di ognuno di loro di essere eletto alla Provincia. E cominciamo dallo schieramento di centrodestra. Valentina Mazzei è un volto nuovo della politica torrese ed è l’unica neofita; per tale motivo sembra aver portato nel Popolo della Libertà una ventata di freschezza. Inoltre, può sfruttare il fatto di essere candidata nel primo partito italiano e di poter beneficiare dell’effetto Berlusconi. Ma, purtroppo per lei, non ha nessun consigliere comunale di riferimento che possa tirarle la volata e, per di più, Torre Annunziata non è mai stata elettoralmente favorevole al centrodestra nelle elezioni amministrative. E, quindi, è svantaggiata rispetto ad altri collegi dove il PdL è più forte. Ma potrebbe anche essere la sorpresa di queste provinciali. Alfonso Ascione farà sicuramente il pieno di voti in quella parte del nostro collegio dove risiede e dove gode di molti appoggi (tra cui quello del potente Valerio Ciavolino, ex sindaco di Torre del Greco), anche se dovrà fare i conti con la realtà elettorale di Torre Annunziata, dove l’UdC non ha grandi consensi e troverà più difficoltà perché, diversamente dal 2004, non ha l’appoggio di dieci consiglieri e quattro assessori della Margherita. Ma una domanda è d’obbligo. Che cosa ha fatto Ascione, in questi cinque anni, per Torre Annunziata? Un discorso analogo può essere fatto per Enrico Boccia che, anche lui, qualche giorno prima della scelta dei candidati alla Provincia nel nostro collegio, ha lasciato Forza Italia (nella cui lista è stato eletto) e il PdL (nel quale avrebbe dovuto confluire) per candidarsi nel Movimento Politico per le Autonomie. Anche se resta un mistero su chi ufficialmente e ufficiosamente lo appoggia tra i consiglieri comunali. Lo sosterranno solo i due di Italia di Mezzo o godrà anche dell’appoggio dei consiglieri indipendenti? E concludiamo questo discorso sui candidati di centrodestra con Raffaele Di Donna, già consigliere comunale dei Ds e vicino a questo partito fino a poco tempo fa. Ha colto ora l’opportunità di una candidatura nel Nuovo Psi (non dimentichiamo che viene dalla tradizione socialista), abbandonando non solo la sua formazione politica ma anche lo schieramento di centrosinistra per appoggiare quello di centrodestra. La sua, però, potrebbe essere solo una candidatura di bandiera. Passiamo ora al centrosinistra, incominciando dal partito più grande di questo schieramento, il Pd, il cui candidato alle Provinciali, nel nostro collegio, è il vicesindaco Tommaso Solimeno. Può contare sull’appoggio di gran parte dei consiglieri comunali del suo partito. I suoi punti deboli, però, sono due: i tre consiglieri di Svolta Democratica e Progressista (Monaco, Portoghese e Telese) e del gruppo che gravita intorno a loro, che sicuramente non lo appoggeranno. Qualche possibilità potrebbe averla solo se avrà l’appoggio “trasversale” di qualche altro gruppo consiliare. Poi, la concorrenza “in casa” di Carola Flauto, anche lei del Partito Democratico, ma candidata nella lista di Nicolais, la quale, pur avendo debolissime chances di essere eletta, sottrarrà a Solimeno parte del voto di opinione e della società civile orientata verso il Pd. Antonio Gagliardi, capogruppo dell’Italia dei Valori. Ha alle sue spalle una formazione politica con il vento a favore della crescita di consensi verso il partito di Antonio Di Pietro, l’appoggio di personalità esterne e, nel contempo, registra anche l’adesione all’IdV del pediatra Giovanni Magliulo, ex consigliere ed assessore della giunta Cucolo. Potrebbe essere la vera sorpresa di queste elezioni provinciali. Alfonso Perna, come sempre, manterrà alta la bandiera dei Repubblicani ma, contrariamente al passato, quando per una manciata di voti non è riuscito ad essere eletto consigliere provinciale, adesso dovrà remare forte per catalizzare sulla lista dei Repubblicani Democratici dei dignitosi consensi, viste le quotazioni in discesa di una formazione politica assente da anni e la concorrenza, sul versante del centrodestra, dei Repubblicani del P.R.I., anch’essi con un candidato alle provinciali. Andrea Fiorillo, sindacalista Cgil, ex Pds-Ds-Pd, si gioca ora le sue carte nella lista di Sinistra e Libertà. Sul suo nome potrebbe far convergere una parte dei voti “in libera uscita” dal Partito Democratico e, sul versante dell’estrema sinistra, da Rc-PdCI che ha un candidato poco noto a Torre Annunziata. Ma dovrà dimostrare che la formazione politica nella quale si candida non è una “scatola vuota”. Chi riuscirà, tra questi dieci, a tagliare il traguardo dell’elezione? Noi ci auguriamo più di uno... o almeno uno che possa rappresentare degnamente, con le sue capacità e competenze, la nostra città nel Consiglio provinciale di piazza Matteotti. E. M. BORRELLI (da TorreSette)