A cura della Redazione
Completata la prima fase per l’azzeramento della giunta Starita che regge il comune di Torre Annunziata. E’ quanto emerso dall’incontro di ieri sera tra i partiti del centrosinistra (Pd, Psdi, IdV, Sinistra Democratica e Rifondazione Comunista), con la partecipazione anche del Movimento per le Autonomie. Tutte e sei le forze politiche hanno firmato il documento politico-programmatico che sarà sottoposto ora al primo cittadino per procedere alla seconda fase: l’azzeramento della giunta e la nomina di un nuovo esecutivo. Il tutto dovrebbe avvenire entro il mese di agosto. Tuttavia non sono mancati attimi di tensione quando due forze politiche, Psdi e MpA, hanno preso tempo per firmare il documento in quanto ritenevano che al tavolo dell’interpartitico mancano alcune forze politiche, quali Verdi, Repubblicani e Socialisti. Alla fine, però, pur con qualche ora di ritardo (le ultime due firme sono state poste poco dopo mezzanotte) il documento è stato sottoscritto da tutti i partecipanti alla riunione. Ma in sostanza cosa dice il documento politico-programmatico? Si tratta di un crono programma basato su quattro punti cardini: trasparenza, legalità sicurezza e civiltà; sviluppo, lavoro e fiscalità locale; risanamento urbano, sociale ed ambientale; politiche sociali e culturali. Si tratta di tutti buoni propositi, peccato solo che alle buone intenzioni spesse volte non corrispondono i risultati sperati. Ma la novità ora sta proprio nel fatto che a scadenza periodica l’esecutivo dovrà dare conto del suo operato al cospetto delle categorie sociali della città. Staremo a vedere. Più interessante ci è sembrato, però, il documento politico che detta le regole per la formazione del nuovo esecutivo. Innanzitutto il numero degli assessori: non dovrà superare le otto unità, due in meno rispetto ai dieci del 2007. Un altro punto fermo del documento è che la maggioranza consiliare che dovrà sostenere l’amministrazione Starita sarà quella che si è presentata al corpo elettorale nel 2007, ossia Pd, Psdi, IdV e la sinistra nelle sue diverse articolazioni. Quindi fuori l´UdC! Con l’MpA ci sarà solo un franco rapporto di collaborazione istituzionale, che non preclude il sostegno alle scelte dell’amministrazione comunale. Un ultimo punto non meno importante è la presenza di assessori tecnici, limitata ad una sola unità, e l´esclusione in giunta di assessori che non siano riconducibili a partiti presenti sul territorio. Ma ora le forze politiche dovranno affrontare il compito forse più spinoso: la distribuzione degli assessorati e la suddivisione delle deleghe. Ma questa è un’altra storia che vi racconteremo prossimamente.