A cura della Redazione
La maggioranza che sostiene il sindaco Starita supera lo scoglio del consiglio comunale, ma due consiglieri del Pd votano contro. E’ questo, in sintesi, il dato che è emerso dalla seduta consiliare di ieri sera, che ha visto all’ordine del giorno due argomenti di una certa importanza: il bilancio consuntivo 2008 e l’equilibrio di bilancio. Un voto contrario su quest’ultimo punto avrebbe interrotto anticipatamente il mandato del sindaco Starita. E invece la maggioranza ha retto, nonostante i voti contrari dei consiglieri del Pd Carmine Fabbrocini e Giuseppe Raiola, in rotta di collisione con il loro partito dopo la nomina del nuovo esecutivo. Quindici i voti favorevoli, otto contrari e quattro astenuti: è stato questo il risultato della votazione che ha portato all’approvazione del bilancio consuntivo, oltre che all’equilibrio di bilancio. Tra i favorevoli, sette consiglieri del Pd, i tre dell’IdV, i tre del Psdi, il sindaco e il consigliere del PdL Alfonso Contieri. Quest’ultimo risulta sempre più lontano dal partito di Berlusconi e quantomai vicino all’Udeur, dopo l’adesione dell’ex parlamentare Giulio Di Donato, suo riferimento politico regionale, al partito di Mastella. Astenuti i consiglieri dell’MpA (Sentiero, Amura e Langella) e quello dell’Udeur (Stanzione). Hanno votato contro, invece, i due consiglieri dell’UdC (De Vito e Iapicca), i tre del gruppo Svolta democratica e progressista (Fiorillo, Monaco e Portoghese), uno del PdL (Di Paolo), e due consiglieri del Pd. Assenti i consiglieri Enrico Boccia (MpA), Pierpaolo Telese (Pd), Amedeo Iovane (gruppo misto) e Raffaele Izzo (Orgoglio e Dignità). Una maggioranza già risicata, composta da appena 16 consiglieri comunali, dopo la defezioni di Sinistra Democratica e MpA, ora rischia di perdere ulteriori due pezzi. Se così fosse, non ci sarebbero i numeri per andare avanti. Ma è più che probabile che i due consiglieri dissidenti del Pd, che fanno riferimento all’on. Franco Casillo, abbiano voluto dare, con il loro voto contrario, la dimostrazione che fanno sul serio, anche se forse avevano già previsto che ci sarebbero stato i numeri per approvare le delibere in discussione. Ma, al di la di tutto, è innegabile che una nuova crepa si è aperta all’interno del partito di maggioranza relativa; crepa che se non risanata potrebbe portare ad un nuovo rimescolamento delle carte o addirittura ad una fine anticipata della consiliatura.