A cura della Redazione
Una seduta di consiglio comunale molto calda quella di ieri sera, anche se non è mai sfociata in episodi di inciviltà. Gli “spalti” dell’aula consiliare erano stipati di disoccupati e lavoratori espulsi dal ciclo produttivo. Esposti gli striscioni della Metalfer, della Metcno, dell’Aquila Prefabbricati, della Comes, della BTicino, oltre a quelli dei disoccupati di Torre Annunziata. Venticinque consiglieri comunali presenti su trentuno e il consiglio poteva regolarmente iniziare. Primo dato: nessuno dei politici invitati, assessori regionali e provinciali, erano presenti. Tutti impegnati per questioni – si spera - ben più importanti. Assenti anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che, però, facevano pervenire una lettera che veniva letta dal presidente del consiglio. La seduta si apriva, così, con la relazione dell’assessore alle Attività Produttive Antonio Gagliardi, che partiva da un dato allarmante: 11.437 iscritti all’Ufficio di Collocamento di Torre Annunziata a fronte di una popolazione attiva di 28.879 unità, con un tasso di disoccupazione, quindi, del 39,6 per cento. Quali le prospettive per i giovani disoccupati torresi? “Noi stiamo facendo per intero la nostra parte – ha affermato l’assessore -, ma senza l’intervento della Regione e dello Stato da soli non ce la possiamo mai fare. Torre Annunziata ha una grande potenzialità occupazionale, ma i progetti per creare nuovi posti di lavoro (Pompei 2000 e la Cittadella commerciale, ndr) tardano a decollare. Contiamo molto sulla Zona Franca Urbana – ha continuato Gagliardi -, un’attrattiva allettante per chi vuole investire nella nostra città, con sgravi fiscali e contributivi per 14 anni. Inoltre, proprio oggi la giunta ha deliberato un pacchetto di proposte per facilitare gli insediamenti produttivi a Torre. Ma la nostra attenzione – ha concluso – va anche verso i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo per la scarsa serietà degli imprenditori che sono venuti ad investire sul nostro territorio”. Hanno poi preso la parola i rappresentanti dei diversi “gruppi” presenti alla seduta, dai disoccupati ai lavoratori in mobilità, entrambi fortemente preoccupati per il loro futuro. Successivamente è iniziato il dibattito politico, con gli interventi dei capigruppo dell’IdV (Raffaele De Stefano), dell’UdC (Mimmo De Vito), del PD (Francesco Donadio), dell’Udeur (Angelo Stanzione), di Sinistra e Libertà (Andrea Fiorillo). Ha concluso, il sindaco Giosuè Starita. “Lo sfrozo delle forze dell’ordine di riportare la normalità a Torre Annunziata – ha affermato –, non deve essere vanificato. Ora più che mai bisogna fare tutto il possibile per creare nuova occupazione nel nostro territorio. Torre Annunziata dovrà diventare una priorità nell’agenda politica delle istituzioni sovra comunali, Regione e Governo. Il Consiglio Comunale dovrà redigere un documento politico - ha concluso Starita - nel quale sarà chiesto un tavolo tecnico per affrontare l’emergenza lavoro nella nostra città e per definire un programma di interventi a sostegno dell’occupazione”.