A cura della Redazione
Il dibattito sulla crisi politica continua ad animare l´ambiente politico di Torre Anunziata. Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa della Federazione della Sinistra, il segretario Salvatore Civaro (nella foto), ha illustrato la posizione della FdS, insieme ad Osvaldo Ciaravola di Rifondazione Comunista: «Abbiamo deciso di appoggiare il centrosinistra a Torre - ha affermato Civaro -, con l´auspicio di dare finalmente una svolta e di rimettere in moto il lavoro dell´Amministrazione comunale. In questi primi tre anni di governo, siamo stati all´opposizione in quanto ritenevamo di non poter sostenere un esecutivo che ha ottenuto risultati scadenti. Molti accordi programmatici sono stati disattesi. Speriamo che, d´ora in poi, le cose possano cambiare nel bene della città». Sostegno, dunque, anche all´ipotesi di una giunta tecnica di area, emersa nel corso dell´interpartitico del 22 giugno scorso, ed avallata da Partito Democratico, Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà. «Purché - prosegue Civaro - sia composta da personalità di alto profilo etico e morale, oltre che professionale». La FdS, che presto nascerà ufficialmente anche a Torre Annunziata, con una propria struttura organizzativa, ha rimarcato, inoltre, l´importanza di alcuni punti programmatici, il cui rispetto è propedeutico alla decisione di sostenere il nuovo esecutivo. «Lavoro, Museo Archeologico Virtuale, riqualificazione del porto, Parco Parnaso ed asilo nido rappresentano - sostiene Civaro - delle priorità fondamentali, sulle quali la nuova giunta dovrà puntare fortemente per risollevare le sorti di una città ormai sull´orlo del collasso. A Torre, nel giro di pochi anni, sono stati persi oltre mille posti di lavoro, ed altre trecento persone rischiano di restare senza ammortizzatori sociali. E´ una situazione inaccettabile - spiega Civaro -, frutto di anni di mancata presenza dell´Amministrazione relativamente alla problematica dell´occupazione». Ciaravola parla poi della riapertura della FdS nei confronti del sindaco Starita: «Noi sostenemmo all´epoca il patto elettorale che portò alla candidatura del sindaco e che gli consentì di vincere le elezioni del 2007. Tuttavia, da allora, questa Amministrazione non ha fatto altro che tappare i buchi, senza dare risposte concrete ai tanti problemi della città. Siamo pronti, però, ad operare affinché ci sia un´inversione di tendenza e per questo lavoriamo per la ricostituzione di un centrosinistra puro, in grado di traghettare la città fino alle consultazioni elettorali del 2012. La condizione è, però, - continua Ciaravola - quella di tener fuori Noi Sud qualora si desse vita ad una giunta politica. Aspettiamo quali saranno, in tal senso, le decisioni del sindaco Starita». In merito alla frattura in seno al Pd, è chiara la posizione di Civaro: «Auspichiamo che i cinque consiglieri dissidenti rientrino nei ranghi, in modo da rafforzare l´alleanza. Inoltre, vorresi sottolineare che la nostra presenza nel centrosinistra - afferma Civaro - è dovuta al rispetto dei ruoli e delle regole, che tutti i partiti hanno condiviso nel documento programmatico. La piaga peggiore, oggi, è il trasformismo sfrenato a cui stiamo assistendo. Per questo, ritengo che ormai l´ApI abbia già scelto con chi stare, cioè con il centrodestra. Una decisione che, credo, varrà anche per il futuro». La prospettiva dei possibili scenari è ancora offuscata, anche se la FdS è netta: «Se il sindaco non ha i numeri per governare con un centrosinistra puro, ne prenda atto e dia le dimissioni - chiosa Civaro -. Il primo cittadino deve rispondere alla città. Sono sicuro che se ciò avvenisse uscirebbero rafforzati la sua persona e l´intero centrosinistra». Un ultimo accenno, poi, Civaro lo fa in riferimento alla nomina di Bruno Orrico come capo dell´Ufficio Tecnico Comunale: «Onestamente, il sindaco avrebbe potuto risparmiarsi la nomina. L´ing. Orrico si è trovato coinvolto in situazioni poco piacevoli. Senza voler condannare nessuno prima che si pronunci la magistratura, sarebbe stato comunque opportuno fare altra scelte».