A cura della Redazione
Il sindaco Giosuè Starita ottiene l’appoggio di Rifondazione Comunista. Il partito della Falce e Martello, è bene ricordarlo, non ha alcun rappresentante in Consiglio comunale. Si tratta, quindi, di un sostegno per così dire “esterno”. «Il partito della Rifondazione Comunista di Torre Annunziata - si legge in un comunicato del segretario cittadino Osvaldo Ciaravola - dopo una serie di incontri tra il sindaco ed i rappresentanti politici della coalizione di maggioranza, alla luce di una piena e convinta adesione delle proprie iniziative programmatiche, ed in particolare la possibilità di sviluppare progetti per l’avvio al lavoro dei disoccupati, e la tutela, recupero e valorizzazione delle risorse ambientali con la priorità assoluta della raccolta differenziata “porta a porta”, ritiene di poter aderire alla attuale coalizione di maggioranza che sostiene il sindaco Giosuè Starita». Una scelta, dunque, in netto contrasto con quanto dichiarato poco più di un mese fa dallo stesso Ciaravola, quando il primo cittadino azzerò l’esecutivo ed ancora doveva formare quello attuale: «Noi sostenemmo all’epoca il patto elettorale che portò alla candidatura del sindaco - dichiarò Ciaravola - e che gli consentì di vincere le elezioni del 2007. Tuttavia, da allora, questa Amministrazione non ha fatto altro che tappare i buchi, senza dare risposte concrete ai tanti problemi della città. Siamo pronti, però, ad operare affinché ci sia un’inversione di tendenza e per questo lavoriamo per la ricostituzione di un centrosinistra puro, in grado di traghettare la città fino alle consultazioni elettorali del 2012. La condizione è, però, - chiosò Ciaravola - quella di tener fuori Noi Sud qualora si desse vita ad una giunta politica». Ciaravola prosegue, poi, con la giustificazione del sostegno al primo cittadino: «L’attuale gruppo dirigente del partito considera, inoltre, che la gravissima situazione socio-economica che ha investito la nostra città - scrive ancora Ciaravola - non consente più di poter perdere tempo in contrasti politici. Il sindaco in questi mesi, con senso di responsabilità, si è interessato ai nostri progetti ed è pronto a renderli operativi. Adesso, con lo stesso senso di responsabilità, noi appoggiamo, e fin quando si farà il bene della città, appoggeremo sempre il sindaco». A questo punto, c´è da prevedere una spaccatura in seno alla Federazione della Sinistra, composta da Rifondazione e Comunisti Italiani, il cui segretario Salvatore Civaro si è espresso in modo fortemente contrario alla nascita di una giunta con all´interno forze del centrodestra. «Il comunicato di Rifondazione è molto contraddittorio rispetto a quanto sostenuto circa un mese fa dallo stesso Ciaravola - ha dichiarato Civaro -, che affermò di non voler sostenere una giunta formata da forze di centrodestra. Con questa decisione, Rifondazione rinnega il centrosinistra a Torre, mentre Ciaravola calpesta le sue origini politiche. Ha dimostrato di non avere dignità politica. Rifondazione ha deciso di sostenere una coalizione in cui figurano forze del centrodestra. Di conseguenza - chiosa il sgretario del Comunisti Italiani - si chiama fuori dalla FdS e dal centrosinistra". Infine, l’attacco durissimo al primo cittadino: «E’ sua la colpa di tutto quello che è successo - spiega Civaro -. Il sindaco non ha alcuno spessore politico. Ha esercitato un ruolo scorretto in tutta questa vicenda, pensando solo a spaccare i partiti al loro interno. Non si capisce, poi, come possa risolvere i problemi della città quando non c’è alcun programma politico e con quegli stessi personaggi che non sono stati in grado di risolverli quando hanno governato". Alle accuse di Civaro, replica Ciaravola: "Il compagno Civaro confonde, o forse finge di confondere, e non sa che la Federazione della Sinistra, a Torre Annunziata, non è ancora stata formata e pensiamo che non ci sono i presupposti. Attenderemo il congresso di dicembre per decidere il da farsi. Fino a quella data - prosegue il segretario di RC - noi siamo Rifondazione Comunista e il compagno Civaro resta Comunisti Italiani. Vorrei ricordare che il nostro circolo dà un appoggio al sindaco senza rivendicare nessuna poltrona, a differenza di Civaro che, quando il nostro assessore Massimo Manna si dimise, lo stesso giorno andò dal primo cittadino chiedendo quell´Assessorato per lui. La faccia finita - conclude Ciaravola -. Le ultime elezioni regionali lo hanno bocciato totalmente".