A cura della Redazione
Villa Tiberiade ha ospitato nella giornata di ieri il dibattito "L´UdC per il territorio", promosso dal gruppo torrese del partito di Casini. Alla manifestazione hanno parteciapto, tra gli altri, il segretario nazionale dell´Unione di Centro, on. Lorenzo Cesa, il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita, il consigliere provinciale Alfonso Ascione, e l´assessore regionale Pasquale Sommese. Tema caldo della serata, è stato, naturalmente, il possibile passaggio del primo cittadino tra le fila dell´UdC. A tal riguardo, l´on. Cesa è stato chiaro: "A noi interessa che il sindaco ed un gruppo di consiglieri comunali condividano la nostra idea di fare politica in modo diverso. Quello dell´UdC e del cosiddetto terzo polo (con Api e FLI, ndr) è un progetto alternativo per il Paese, di contrasto a quanto messo in piedi dal Partito Democratico e dal PdL". Dal canto suo, il primo cittadino, che non è più iscritto al Pd, non si è sbilanciato sulle sue scelte future, affermando, piuttosto cripticamente, che l´eventuale ingresso nell´UdC sarebbe da considerarsi come "la condivisione, e non una vera e propria adesione, di un percorso che si consolida rispetto ad un gruppo e non ad un partito. Un gruppo moderato che ha lavorato e quindi, in questa clima, vanno a consolidarsi dei rapporti". Poi, una stoccata al suo ex partito: "Mi sono sentito estromesso dal Pd, più che cacciato. E´ stata adottata nei miei confronti una tattica di diktat e di incompatibilità. Probabilmente ero scomodo". A detta di Starita, infine, la città "va verso la moderazione con il rispetto del programma elettorale votato dai cittadini".