A cura della Redazione
Acque agitate nella maggioranza che sostiene il sindaco Giosuè Starita. Ormai sembra ci sia una rottura insanabile tra Noi Sud, che conta cinque consiglieri comunali, e le altre forze politiche della coalizione di centrodestra. L’ultimo segnale inequivocabile del partito che fa capo al consigliere regionale Lello Sentiero è stato dato nella seduta dell’ultimo Consiglio comunale, dove gli esponenti di Noi Sud si sono astenuti su quasi tutte le delibere all’ordine del giorno. I rapporti sono tesi, in particolare, tra l’Api dei fratelli Alfieri e Noi Sud, protagonisti, attraverso i loro rappresentanti, di reciproci attacchi sui giornali locali. Di sicuro qualcosa si è incrinato all’interno della maggioranza di governo, e non è da escludere che uno dei motivi di tali divergenze sia la richiesta da parte di Noi Sude di un riassestamento degli equilibri nell’esecutivo. Inoltre, al partito del consigliere regionale Sentiero non è mai andata a genio la leadership assunta dall’UdC all’interno della coalizione, dopo l’adesione del primo cittadino Starita. La cui ricandidatura alle prossime elezioni comunali, peraltro, non sarebbe più data per scontata. Ma quello che maggiormente preoccupa le attuali formazioni politiche che sostengono il sindaco è la consapevolezza che così come è strutturata la coalizione, difficilmente potrà spuntarla alle elezioni del 2012. Da soli, l’UdC, Api, Noi Sud (?), Fli, ed alcune liste civiche, tra cui anche quella dei consiglieri comunali ex Pd e IdV, non riuscirebbero di certo a impensierire una coalizione di centrosinistra che potrebbe includere tutti i partiti attualmente all’opposizione. Ma si riuscirà a trovare un accordo che riunisca sotto un’unica bandiera tutte queste forze politiche? Proprio martedì scorso i partiti centristi (Popolari per Italia Domani, Popolari per il Sud, Forza del Sud, Partito Repubblicano, Nuovo Psi, Psi, La Discussione) e la lista civica “Centro Comune” si sono incontrati intorno ad un tavolo per un primo approccio in vista delle Comunali del 2012. Otto liste che potrebbero anche correre in contrapposizione sia alla coalizione di centrosinistra (Pd, IdV, SEL, Federazione di Sinistra) che a quella attualmente alla guida della città. Ma quasi certamente non sarà così. E’ prevedibile una continua composizione e scomposizione delle alleanze, con partiti, partitini e liste civiche che si sposteranno a destra e a manca, fino all’assestamento definitivo. Discorso a parte merita il PdL che, nelle consultazioni locali non raggiunge i numeri delle elezioni politiche, regionali e provinciali, anche perché l’unico suo rappresentante in Consiglio comunale, Gennaro Di Paolo, probabilmete si schiererà da solo alla testa di qualche lista civica per assicurarsi l’ennesima elezione a consigliere. Intanto si avvicina il giorno dell’approvazione in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2011. Un appuntamento importante che potrebbe segnare una svolta per il prosieguo di questa consiliatura, soprattutto se i rapporti tra la maggioranza e Noi Sud andranno sempre più a peggiorare. Un’ipotesi, invero, poco probabile, visto l’attaccamento alla poltrona che caratterizza la maggior parte dei consiglieri comunali. ANTONIO GAGLIARDI (dal settimanale TorreSette del 27 maggio 2011)