A cura della Redazione
Presentate le liste, è iniziata la campagna elettorale dei partiti e dei movimenti politici che appoggiano i sei candidati sindaci. Quattrocentonovantuno candidati in lizza per i 24 seggi nell’Assise cittadina, tra cui ventidue consiglieri comunali uscenti. Di questi, il partito che ne presenta di più è l’Api, ben sei, con due neoacquisti (Ciro Portoghese e Angelo Stanzione). Seguono l’UdC, Noi Sud e il Pd con tre consiglieri; uno ciascuno per IdV, Sel, Fli, Orgoglio e Dignità, Centro Comune, Torre del Valore. Oltre ai consiglieri, ma anche assessori uscenti. L’Api e Noi Sud ne candidano uno per ciascuno (rispettivamente Vincenzo Vaiano e Francesco Bisogno), mentre i Progressisti e Democratici addirittura due (Giuseppe Raiola e Vincenzo Ascione). Consiglieri e assessori uscenti, quindi, ma anche tanti volti nuovi, giovani, donne e… anziani. Il più giovane candidato è presente nella lista Centro Comune (Francesco Mauro, 18 anni compiuti a gennaio scorso), seguito a ruota da Antonio Cavallaro, dell’Italia dei Valori (18 anni a settembre 2011), e da Salvatore Sirletti, della Federazione di Sinistra-Verdi (18 anni a settembre 2011, più “anziano” di Cavallaro di appena tre giorni). La meno giovane, una donna ottantaduenne candidata nella Lega Sud Ausonia, Rosa Annunziata. Ma alcune candidature hanno sollevato un vespaio di polemiche perché sono state giudicate inopportune e, in un caso particolare, anche incompatibili con l’incarico di dirigente del Comune. A denunciarlo pubblicamente, nell’ambito dell’iniziativa di Sinistra Ecologia Libertà per la presentazione della lista dei candidati, è stato il capogruppo di Sel Andrea Fiorillo (nella foto). «Nella lista dell’Api - ha affermato - è candidato il presidente dell’Auser, l’associazione che gestisce i Centri sociali di via dei Mille e di via Castriota. L’Auser percepisce contributi dal comune di Torre Annunziata per tale servizio, ed è quanto meno inopportuno che il suo presidente si sia candidato nella lista dell’assessore alle Politiche Sociali, Ciro Alfieri. Ma non è solo questo l’unico caso di mancanza di etica politica - continua Fiorillo -. Sempre nella lista dell’Api è presente Giuseppe Di Leva, membro del consiglio di amministrazione della Oplonti Multiservizi, nominato dal sindaco Starita in quota Alleanza per l’Italia. La Multiservizi è una società mista con prevalente capitale pubblico, ossia comunale, ed è eticamente sbagliato approfittare di cariche pubbliche per raccogliere voti. Noi stessi abbiamo terminato il nostro mandato da consiglieri comunali oltre un mese prima delle elezioni». Ma il caso più eclatante è quello dell’avvocato Francesco Cacace, candidato a consigliere comunale in Noi Sud. «Cacace - continua Fiorillo - è un dirigente a tempo determinato del comune di Torre Annunziata, nominato dal sindaco Starita qualche mese fa, dopo che lo stesso aveva dato, mesi prima, le dimissioni da assessore all’Avvocatura e Contratti. Ora, l’articolo 60 del Testo Unico degli Enti Locali, comma 7, recita testualmente: “Sono ineleggibili i dipendenti del Comune e della Provincia per i rispettivi Consigli”. E al penultimo comma chiarisce che i dipendenti comunali a tempo determinato non possono prendere l’aspettativa. Quindi - conclude Fiorillo - la candidatura di Cacace doveva essere preceduta dalle sue dimissioni da dirigente. Cosa, che a quanto sembra, al momento non è stata ancora fatta». ENZA PERNA dal settimanale TorreSette del 13 aprile 2012