A cura della Redazione
L’Italia dei Valori nella bufera. Si è dimesso da segretario regionale del partito l’onorevole Nello Formisano, in dissenso con la linea politica del presidente nazionale Antonio Di Pietro. E darà vita, insieme all’altro deputato dimissionario, Massimo Donadi, ex capogruppo alla Camera, ad una nuova formazione che si chiamerà, probabilmente, “Progressisti per il Centrosinistra”. Si alleerà con il Partito Democratico e si mobiliterà, già dalle prossime primarie, per sostenere la candidatura a premier del segretario del PD Pierluigi Bersani. Intanto, Di Pietro ha nominato come commissari dell’IdV campana il senatore Nello Di Nardo e il deputato Antonio Palagiano. Ed ha incontrato i quadri dirigenti del partito e gli amministratori locali nell’ambito di una riunione che si è tenuta mercoledì scorso. In tale occasione li ha informati che il 15 dicembre ci sarà a Roma l’assemblea nazionale dell’Italia dei Valori, dopo le primarie e presumibilmente anche dopo l’approvazione della legge elettorale attualmente non ancora varata. Sarà decisa così la nuova organizzazione del partito, un’eventuale variazione del nome e del simbolo e la politica delle alleanze. Se il prescelto leader del centrosinistra, sia esso Bersani o Renzi oppure Vendola, sarà favorevole ad estendere la coalizione all’IDV - ha affermato Di Pietro - e l’intesa si raggiungerà anche su un programma comune, allora l’Italia dei Valori farà parte di tale schieramento. In caso contrario, il partito di Di Pietro lavorerà per costituire una “quarta coalizione” che dovrebbe riunire, su posizioni antimontiane, le forze politiche, i movimenti e tutti coloro che si sono opposti alla politica programmatica del Governo Monti. Ma cosa faranno, nelle diverse realtà locali, gli esponenti di partito e i rappresentanti nelle istituzioni dell’Italia dei Valori? Seguiranno il segretario regionale dimissionario Formisano o resteranno fedeli a quello nazionale Di Pietro? In particolar modo a Torre Annunziata come si comporteranno i due consiglieri comunali Antonio Gagliardi e Luigi Cirillo? E il gruppo dirigente locale quale scelta farà? Insomma l’IdV torrese si trova di fronte ad un bivio: sarà per la scissione messa in atto dal deputato Formisano, che tra l’altro è sempre stato il referente politico ed istituzionale del partito oplontino, oppure decideranno di seguire ancora il fondatore e leader dell’Italia dei Valori Di Pietro? «Noi auspichiamo per le prossime elezioni politiche di far parte della coalizione “Italia Bene Comune”, composta per ora da Pd, Sel e Psi - afferma il segretario cittadino Giovanni Magliulo -, e comunque aspettiamo la data del 15 dicembre quando sarà definita la linea politica del partito a livello nazionale». Nella nostra città questa formazione politica è stata sempre rappresentata in consiglio comunale, dal 2005 ad oggi, da due consiglieri comunali, ed ha una solida base elettorale, uno “zoccolo duro” che si aggira intorno al cinque per cento dei consensi, con punte che hanno superato addirittura il dodici per cento quando ci sono state le elezioni alla Provincia ed al Senato con la candidatura di Gagliardi. Alle Comunali del maggio scorso, però, c’è stato un leggero arretramento del partito che si è assestato su una percentuale del 4,75 per cento rispetto al 5,5 del 2007, anche se va detto che il candidato sindaco dell’Italia dei Valori ha ottenuto oltre 500 voti in più rispetto a quelli della coalizione che lo sosteneva. Nonostante ciò, l’IDV è riuscita ad eleggere due consiglieri, Cirillo come primo degli eletti dell’Italia dei Valori e Gagliardi come candidato sindaco della coalizione denominata “Nuovo centrosinistra” che, pur non essendo stato eletto primo cittadino, ha conquistato comunque un seggio in consiglio comunale. Ora il partito dovrà dimostrare di saper superare ancora una volta le difficoltà che si presentano sulla sua strada, dovute più a motivazioni, problematiche e contrasti a livello nazionale, ma che comunque potrebbero ripercuotersi negativamente a livello locale. Per sapere quale avvenire ha davanti l’IDV torrese basterà aspettare ancora un po´... SALAVATORE CARDONE (Dal settimanale TorreSette del 16 novembra 2012)