A cura della Redazione
Il dibattito politico si riaccende su una tematica delicata quale la lotta alla criminalità a Torre Annunziata. L´escalation criminale in questo inizio 2013, contrassegnato da omicidi ed agguati, spinge le forze politiche ad interrogarsi sui provvedimenti da adottare per fermare la spirale di illegalità nella quale la città oplontina è ripiombata. Un dibattito che è sempre più acceso, e che si è acuito con l´insediamento della Commissione d´Acceso al Comune. L´organismo nominato dal Prefetto di Napoli dovrà valutare la regolarità degli atti amministrativi e capire se ci siano stati condizionamenti della camorra nell´attività di gestione dell´Ente. "Torre merita la verità". "Quanti delitti si consumano in nome della verità". Sono i titoli di due manifesti apparsi in questi giorni. Il primo porta la firma dei gruppi di opposizione (Pd, Centro Comune, Sel, Diritti e Libertà, Psi e Federazione della Sinistra). Il secondo è siglato dalla maggioranza che sostiene Starita (la componente ex Api di Centro Democratico, Progressisti e Democratici, Torre del Valore, Noi Sud, Orgoglio e dignità, UdC, Nuovo Psi e Torre Annunziata Insieme). L´opposizione chiede «che si faccia, e presto, piena luce su eventuali collusioni e condizionamenti. Se nessuna violazione (ed è quanto tutti si augurano) è stata perpetrata gli accertamenti lo sanciranno; se, al contrario, dovessero emergere comportamenti e condotte illecite o collusive chi si é reso colpevole di ciò, gettando nuovo discredito sulla nostra comunità, andrà punito con durezza esemplare e messo all’indice morale e politico». Poi, una critica feroce all´Amministrazione, ritenuta «incapace, incompetente, superficiale ed inadeguata. Uno sfascio totale che ha il suo simbolo nell’inconcludenza del Sindaco che, ogni giorno, vede le sue stanche litanie propagandistiche smentite dai fatti». Il manifesto della minoranza si conclude con il ringraziamento «alle forze dell’ordine e alla Magistratura per quanto stanno facendo nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata nonostante l’inefficacia delle attività di Comune e Regione che non danno frutti sulla riqualificazione urbana, il risanamento sociale e soprattutto il lavoro: la legalità senza il lavoro rimane solo una buona intenzione». Alle accuse replica la maggioranza. «L´arrivo della Commissione d´Accesso, verso la quale c´è la massima collaborazione, non è un bel regalo per chi da oltre un quinquennio sta lavorando in condizioni sociali ed economiche di emergenza permanente, per ripristinare un clima di fiducia tra Istitutzioni e cittadini secondo principi di imparzialità e trasparenza, e nell´assoluto rispetto della legalità», si legge nel manifesto. Il messaggio alla cittadinanza prosegue poi con l´elencazione degli atti che l´Amministrazione Starita ha adottato per far rispettare la legalità: adesione alla Stazione Unica Appaltante, costituzione di parte civile in tutte le cause contro la camorra, licenziamento dei dipendenti con a carico sentenze di condanna, nomina di un assessore tecnico in Giunta (Giuseppe Auricchio, ndr) «che ha fatto del contrasto alla criminalità la sua ragione di vita», destinazione dei beni confiscati alla camorra a fini sociali, sostegno ad associazioni anti racket e anti usura. La maggioranza parla di una «campagna permanente di odio e rancore (da parte dell´opposizione, ndr) che mira esclusivamente al discredito di chi rappresenta le Istituzioni». Non mancano poi accuse alla stampa e ad una campagna giornalistica che, a detta degli esponenti della maggioranza, «si alimenta del peggio e non rileva mai il meglio che pure questa città produce con l´impegno silenzioso ed oscuro della maggioranza dei cittadini onesti». Infine, riaffermando «l´estraneità di questa Amministrazione a qualsiasi condizionamento della criminalità organizzata», la maggioranza parla di «disastro economico-sociale e di legalità» ereditato dal passato, e di «eventuali mandanti locali di questa Commissione d´Accesso, alcuni dei quali hanno svolto ruoli rilevanti nelle passate Amministrazioni».