A cura della Redazione
Acque agitate nella maggioranza del sindaco Starita. Era già da un po’ di tempo che i rapporti tra i consiglieri comunali dell’Unione di Centro (Donadio, Iapicca e Ossame) e quelli delle altre forze politiche che sostengono il primo cittadino erano alquanto turbolenti. Il più giovane dei tre, Pasquale Iapicca, aveva più volte preso di mira alcuni assessori e l’operato della società Oplonti Multiservizi, lanciando accuse dal social net work facebook. Domenica scorsa, dalle pagine del quotidiano Metropolis, il capogruppo Domerico Ossame ha attaccato duramente l’assessore alle Politiche sociali Ciro Alfieri, reo di essere il magna pars dell’amministrazione comunale. Infine, lunedì 1 luglio, defezione di tutti e tre i consiglieri dell’UdC alla seduta di consiglio comunale con all’ordine del giorno la decisione da assumere circa il futuro della Multiservizi. La loro assenza, insieme a quella di altri cinque consiglieri della maggioranza, ha comportato la mancanza del numero legale (appena dieci quelli presenti tra i banchi). Il consiglio comunale, pertanto, si è potuto svolgere solo grazie alla presenza dei tre capigruppo dell’opposizione, Gagliardi, Ricciardi e Sica, che hanno garantito l’inizio e la prosecuzione dei lavori. La risposta al dissenso dell’UdC non si è fatta attendere da parte delle altre forze politiche che sostengono Starita. Martedì scorso, riunione dei capigruppo di maggioranza con l’esclusione dei rappresentanti del partito di Casini e di Orgoglio e Dignità, il consigliere Raffaele Izzo, considerato un altro elemento di discordia. Un chiaro segnale di spaccatura all’interno della coalizione al governo della città e di inzio della resa dei conti tra allineati e dissidenti. Ma le crepe non si limitano a questi quattro consiglieri: ci sarebbero altri due “malpancisti” insofferenti verso chi impone scelte politiche senza un confronto democratico all’interno della maggioranza. Nel contempo c’è chi offre il “ramoscello d’ulivo” verso quei consiglieri di opposizione non pregiudizialmente contrari verso tutte le decisioni dell’amministrazione Starita. Probabilmente è in vista un rimpasto all’interno della giunta, ma sarà tutto rinviato a settembre per tre motivi. Primo, perché si attenderà la decisione della Commissione d’accesso, prevista per gli inizi di agosto (salvo ulteriori proroghe), circa l’eventuale scioglimento del consiglio comunale. Secondo, perché al momento non ci sono atti importanti da discutere e approvare, visto che quasi sicuramente il bilancio di previsione sarà portato in consiglio comunale solo verso la fine di settembre. Terzo, perché attualmente in giunta ci sono tre assessori fortemente in bilico per questioni diverse. Francesco Colletto, perché espressione dell’UdC, partito in rotta di collisione con il sindaco; Francesco Bisogno e Gioacchino Langella, rimasti senza consiglieri di riferimento dopo il passaggio del capogruppo Domenico Roviello da Noi Sud a Grande Sud, e dei consiglieri Pasqualina Gallotta e Massimo Papa, sempre di Noi Sud, al gruppo misto. Insomma le fibrillazioni non mancano e le acque diventano sempre più agitate. Ecco perché sarà un’estate calda, fatta di incontri “segreti” per stabilire nuovi equilibri ed assetti sia per quanto riguarda la maggioranza che l’esecutivo. (dal settimanale TorreSette del 5 luglio 2013)