A cura della Redazione
Nel numero scorso di TorreSette avevamo auspicato la formazione della nuova giunta Starita entro brevissimo tempo, per evitare che con il passar dei giorni si affievolisse lo spirito rinnovatore del sindaco, che ha sempre dichiarato che il suo prossimo esecutivo sarà composto da volti completamente nuovi. Intanto è sfumata anche la possibilità di una squadra di governo composta da parlamentari e tecnici, forse perché c’è chi ha paventato un’incompatibilità tra le due cariche istituzionali. Quindi si è passati da una giunta composta esclusivamente da deputati ad un’altra mista, per finire all’attuale ipotesi: un esecutivo formato solo da tecnici di alto profilo suggeriti dai partiti. Sembrerebbe questa l’ultima proposta del sindaco Starita alle formazioni politiche, con le quali si incontrerebbe in questi giorni. L’idea, però, non piace a qualcuno in quanto escluderebbe dalla prossima giunta uomini politici rappresentanti dei partiti. Inoltre, la volontà di Starita di nominare tutti volti nuovi va a cozzare principalmente con quella di Centro Democratico, sostenitore fino all’ultimo della riconferma dell’assessore uscente Ciro Alfieri. Un altro problema sarebbe rappresentato dalla mancata riconferma dell’assessore Giuseppe Raiola, dimessosi da consigliere comunale per entrare nell’esecutivo. Ma il sindaco ora non può più tornare indietro rispetto alle sue ripetute affermazioni di volere una squadra di governo completamente rinnovata. L’unico appunto che gli possiamo muovere è che ha fatto trascorrere troppo tempo da quel lontano 14 agosto, giorno dell’azzeramento della giunta. A meno che la sua non sia una precisa strategia, a noi del tutto sconosciuta. Intanto, in questi ultimi giorni Starita ha accelerato gli incontri con i rappresentanti di tutte le forze politiche della sua maggioranza. Stamattina (martedì 15 agosto) ha ricevuto i rappresentati di Centro democratico ed Insieme per Torre. A tutti ha riconfermato la sua volontà: nella prossima giunta dovranno sedere solo volti nuovi. Quindi ciascun forza politica dovrà presentargli, entro il 16 di ottobre, il nominativo di chi andrà a rappresentarla nel prossimo esecutivo. Il sindaco poi valuterà, a seconda del suo gradimento, se nominare o meno il nome suggeritogli. Un´altra novità è la rotazione delle deleghe. A nessun partito saranno confermate le deleghe conferite l´anno scorso. In definitiva una vera e propria rivoluzione. Ma cosa ne pensano i partiti di tutto ciò? La settimana scorsa si sono riuniti in un interpartitico dove i capigruppo delle sette forze politiche (assente solo Torre del Valore) hanno firmato un documento politico in cui si afferma la centralità dei partiti, la pari dignità delle forze politiche in consiglio comunale, l´autonomia della politica nei confronti degli organismi istituzionali. Ognuno ha dato un´interpretazione diversa di quanto riportato nel documento. C´è perfino chi ci ha visto in esso una limitazione dei poteri del sindaco, che dovrebbe attenersi alla volontà dei partiti. Una cosa è certa: sarà un braccio di ferro tra Starita e il vicesindaco Alfieri, appoggiato nella sua battaglia di riconferma nell´esecutivo dal gruppo che fa capo al consigliere regionale Sentiero. Finora l´esponente di Centro democratico l´ha avuta sempre vinta ed è riuscito sempre ad imporre la sua volontà sugli altri. Ci riuscirà anche questa volta? I bene informati dicono che il sindaco è risoluto nella sua decisione e che non cederà neanche di un millimetro. Lo sapremo presto, siamo all´epilogo di questa telenovela autunnale.