A cura della Redazione
La situazione politico-amministrativa torrese potrebbe evolversi nel giro di qualche settimana. Il sindaco Giosuè Starita, dopo alcuni incontri avuti con il segretario provinciale del Partito Democratico, Venanzio Carpentieri, lunedì scorso si è incontrato con il neo segretario regionale Assunta Tartaglione, accompagnata dai consiglieri regionali Mario Casillo e Lello Topo. Manifestata la sua volontà di ritornare alla casa madre, il Pd appunto, il sindaco ha avuto le dovute garanzie da parte dei dirigenti regionali e nei prossimi giorni si incontrerà anche con i vertici della segretaria del partito di Torre Annunziata. In quell’occasione si suggellerà quasi sicuramente il suo passaggio nella formazione politica di Renzi. Ma non sarà questa l’unica novità. Oltre a Starita, anche tre gruppi consiliari si appresterebbero ad aderire al Pd: Centro Comune, Diritti e Libertà (ex IdV) e i Progressisti. Questo presupporrebbe, però, una ridefinizione degli organismi dirigenti cittadini, con l’ingresso di rappresentanti di queste forze politiche nel direttivo e nella segreteria. Potenzialmente, quindi, il Partito Democratico potrebbe crescere di sette consiglieri comunali (anche se è probabile che ci potrebbe essere qualche defezione in Centro Comune), aggiungendosi ai due che già lo rappresentano. Se l’operazione andrà in porto, ci saranno altri “movimenti” che potrebbero generare un vero e proprio terremoto all’interno dell’ex maggioranza. Infatti il sindaco ha creato intorno a sè un partito ombra composto dai consiglieri Rocco Manzo (CD), Massimo Papa (Insieme) e Domenico Ossame (UdC), tutti e tre ormai in rotta di collisione con i loro rispettivi partiti, che potrebbero riunirsi in un unico gruppo consiliare collegato direttamente con il primo cittadino. A questi tre, se ne aggiungerebbero altri quattro, riunitisi recentemente in una Federazione: Domenico Roviello e Aldo Ruggiero (MpC), Raffaele De Stefano (TdV) e Raffaele Di Donna (Nuovo Psi). Potrebbe essere questa la nuova maggioranza a sostegno del prossimo governo Starita. Rimarrebbero fuori Centro Democratico e UdC che, si dice, abbiano in corso un altro progetto politico che vedrebbe nel senatore Falanga il prossimo candidato a sindaco. Una cosa è certa, la giunta tecnica potrebbe esaurire in breve tempo il suo mandato, dando spazio così ad un esecutivo politico, in cui il Pd riassumerebbe la leadership. (dal settimanale TorreSette del 21 febbraio 2014)