A cura della Redazione
Approvato in via definitiva il nuovo Statuto comunale. Nella seduta di stamane è giunto il secondo «sì» dei consiglieri comunali, dopo quello di ieri, alla nuova versione dello Statuto. Diciassette voti favorevoli, due soli quelli contrari. Assente l´opposizione, ad eccezione di Vincenzo Ascione e, naturalmente, del presidente del consiglio Ciro Portoghese (foto). Solita diatriba fra quest´ultimo e il capogruppo del Pd Lello Ricciardi in merito alla celerità della pubblicazione della delibera in discussione. Problema non di secondo ordine, considerato che l´efficacia della stessa decorre dal trentesimo giorno della sua pubblicazione all´albo pretorio del comune di Torre Annunziata. L´assenza dell´opposizione, e soprattutto del partito di Portoghese, Centro Democratico, ha messo in grave difficoltà il presidente del consiglio, che si è visto costretto ad intraprendere personalmente la battaglia per contrastare l´approvazione del nuovo Stauto che, di fatto, nella sua nuova formulazione, gli scava una fossa. Cambia, infatti, l´istituto della sfiducia al presidente del consiglio: non più l´assenso dei due terzi del consiglio comunale bensì la sola maggioranza assoluta (tredici voti) dell´assise. Inoltre la sfiducia si potrà chiedere non solo "per gravi comportamenti del presidente nell´esercizio delle sue funzioni" ma anche per motivazioni di carattere politico. C´è da scommettere che dal mese prossimo Portoghese non sarà più presidente del consiglio comunale in quanto - secondo la maggioranza attuale - è venuto meno il suo ruolo di imparzialità. La seduta è continuata con l´approvazione di tutti i debiti fuori bilancio, anche se con un numero risicato di consiglieri. Più di uno ha pensato bene di "togliere le tende", visto che i debiti da approvare non scaturivano da sentenze di giudici, ma da pagamenti non corrisposti dal Comune per mancanza di impegno di spesa. Come diceva il grande Totò: «Siamo uomini o caporali?».