A cura della Redazione

Si avvicina il giorno della verifica politica. Una partita ancora tutta da giocare, vista la frammentarietà delle forze politiche che compongono attualmente la maggioranza. Il Partito Democratico, forte dei suoi otto consiglieri comunali (anche se Massimo Papa, iscritto al Pd, milita ancora nel gruppo misto), farà sicuramente la parte del leone. Manterrà quasi certamente i tre posti in giunta (e non è detto che non ne chieda un quarto) ma, finita la fase dei tecnici, potrebbe proporre assessori politici anche perché si avvicinano le elezioni comunali del 2017. Inoltre, all’interno del gruppo consiliare, con l’adesione dei consiglieri Ascione e Donadio, è cambiato il peso delle singole componenti. Da una parte l’area che fa capo ai consiglieri regionali Casillo-Amato- Marrazzo, che conta quattro consiglieri (oltre Ascione e Donadio, aderiscono Ammendola e Gagliardi); dall’altra l’area che fa capo a Topo (Lucibelli, Cirillo e Papa); in ultimo quella che è riconducibile a Daniele (Ricciardi).

Dei tre assessori del Pd attualmente in carica, nessuno orbita nell’area Casillo, quindi appare più che scontato un rimescolamento delle carte all’interno della delegazione in giunta dei Democratici. In casa Nuovo Centro, che ha visto ridursi il gruppo consiliare da sei a quattro componenti, dopo la fuoriuscita di Ascione e Vitiello (quest'ultimo passatto al Nuovo Centrodestra), la situazione è abbastanza tranquilla. La volontà sarebbe quella di confermare i due assessori in giunta (Di Palma e Russo), ma con differenti deleghe, visto che il Pd potrebbe avanzare la richiesta delle Politiche Sociali. Più complicata la questione delle altre “forze politiche” che fanno capo a singoli consiglieri comunali.

Partiamo da Torre del Valore, con il consigliere comunale De Stefano. Questi rivendica un posto in giunta per un impegno - a suo dire - assunto dal sindaco Starita un anno fa, quando rinunciò all’assessore per agevolare la corsa di Di Donna alla presidenza del Consiglio. La stessa cosa rivendica il consigliere comunale Roviello, per un impegno pregresso assunto nei suoi confronti. Diversa, infine, la posizione degli ultimi due consiglieri di maggioranza: Pasqualina Gallotta e Marcello Vitiello (entrambi Ncd), i quali, per adesso, non hanno avanzato alcuna richiesta in tal senso. In totale, quindi, la maggioranza si potrà avvalere dell’apporto di 17 consiglieri comunali, ma non è da escludere possibili mal di pancia di consiglieri insoddisfatti di come andranno a finire le cose. Come non è escluso un possibile ripescaggio dell’UdC all’interno della maggioranza di governo. La verifica Al momento restano all’opposizione Centro Democratico, con quattro consiglieri comunali, Torre Democratica, UdC e Orgoglio e Dignità, che nei giorni scorsi ha diramato un comunicato nel quale pone fine alla sua esperienza federativa con queste due ultime forze politiche, pur mantenendo un atteggiamento di critica nei confronti del primo cittadino. Una situazione complessiva, quindi, non proprio fluida ma che potrebbe volgere al meglio se il Partito di maggioranza relativa, il Pd, uscirà compatto dal dibattito interno tra le varie componenti per il futuro riassetto del partito.