A cura della Redazione

E’ iniziata la lunga stagione dei veleni che ci accompagnerà fino alle prossime elezioni amministrative a Torre Annunziata, previste per il 2017? Sembra proprio di sì.

Due lettere anonime, recapitate a due consiglieri comunali del Partito Democratico, sembrano avvalorare questi tesi.

Luigi Ammendola e Vincenzo Ascione si sono visti recapitare in questi giorni due missive al veleno. Il primo viene invitato a non fare il «petto grande mostrandosi per quello che non è. Tu sei come noi - si legge - e Starita ti abbatterà come ha abbattuto tutti gli altri».

La lettera termina con «Tu sei un uomo di legge (maresciallo della Guardia di Finanza, ndr), stai sereno».  

Più pungente e velenosa la lettera indirizzata al consigliere comunale Ascione. Lo si accusa di essersi venduto ai nemici per farsi nominare sindaco, non riuscendovi. Poi tutta una serie di invettive nei suoi riguardi.

A differenza della lettera inviata ad Ammendola, i cui destinatari sono le forze dell’ordine, in quella recapitata ad Ascione figurano anche il Procuratore Capo del Tribunale di Napoli e il dott. Filippelli del Tribunale di Torre Annunziata.

«Ho immediatamente sporto denuncia ai carabinieri contro ignoti - ha affermato Ascione - affinché possano fare luce su questa incresciosa vicenda».

Ma perché proprio Ammendola ed Ascione? Un’ipotesi potrebbe essere il fatto che i due erano stati tirati in ballo nella vicenda della raccolta delle firme per mandare a casa anticipatamente il sindaco Starita.

Secondo voci ricorrenti, che riguarderebbero soprattutto Ascione, questi avrebbe stretto un patto con l’opposizione in cambio della sua candidatura a sindaco alle prossime elezioni.

Le cose sarebbero poi andate diversamente. Ascione si sarebbe tirato indietro all’ultimo momento e Nuovo Centro “cacciato” dalla maggioranza. Questa versione dei fatti è stata sempre smentita dal consigliere del Pd, che non avrebbe mai partecipato ad incontri di tal genere.