A cura della Redazione

«Non avete rispettato i tempi per la convocazione del Consiglio comunale straordinario (20 giorni, ndr) ed è per questo motivo che abbandoniamo la seduta». Inizio turbolento del Consiglio comunale di ieri, con la dichiarazione del leader dell’opposizione Ciro Alfieri che invita i consiglieri comunali della coalizione che lo ha sostenuto in campagna elettorale ad uscire dall’aula consiliare.

«Il presidente del consiglio (Rocco Manzo, ndr) - continua Alfieri - non ha dato seguito alla nostra richiesta di convocazione di un Consiglio comunale ad hoc e né tantomeno, nell’ordine del giorno odierno, ha esplicitato l’oggetto della nostra richiesta (abolizione delle indennità delle cariche istituzionali), celandolo in una generica “richiesta di convocazione”».

Pronta la replica del presidente Rocco Manzo. «La richiesta di convocazione presentata dall’opposizione - esordisce - era priva della relazione esplicativa dell’oggetto. Pertanto i 20 giorni utili per la convocazione del Consiglio comunale sono decorsi dal momento in cui la procedura è stata completata. Se i consiglieri dell’opposizione avessero veramente avuto a cuore ciò che chiedevano di discutere, sarebbero rimasti in aula e non si appellavano a presunti vizi procedurali».

Chi dell’opposizione è rimasto regolarmente in aula è stato il consigliere Pierpaolo Telese, candidato sindaco con DeMA e Sinistra nelle ultime elezioni comunali.

Dopo circa due ore di dibattito in aula, il Consiglio comunale approva tutti i punti all’ordine del giorno. Rinviati ad altra data quelli proposti dall’opposizione.   

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