A cura della Redazione

Mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione presentata da 10 consiglieri comunali. Ha sottoscritto la mozione tutta l’opposizione tranne i consiglieri Ciro Alfieri e Raffaele Izzo.   

Ora il documento dovrà essere discusso e votato in Consiglio comunale, dove, affinché possa essere approvata, occorreranno almeno 13 voti favorevoli. Mancano quindi all’appello 3 voti, ma l’opposizione spera di poter fare altri proseliti in questo arco di tempo che ancora manca allo svolgimento del Consiglio comunale.

Va detto che è da quasi un anno che si parla di mandare a casa anticipatamente il sindaco Ascione: dall’opposizione ad ex politici, dal suo stesso partito che lo ha eletto, il Pd, ad una campagna di stampa non sempre favorevole al primo cittadino. Ma puntualmente lui rimane sempre lì dov’è, a dispetto di quanti lo vorrebbero dimissionario.

Ascione è caduto senz’altro in “disgrazia” con l’arresto dell’ex dirigente dell’Utc per tangente. Da quel momento l’opposizione, ma non solo, ha chiesto le sue dimissioni, affiancata successivamente anche dalla quasi totalità dei consiglieri comunali del Pd. Ma a questa richiesta il sindaco si è opposto sempre con determinazione,  dichiarando più volte di non sentirsi affatto responsabile di quanto accaduto, e che la politica, fino a prova contraria, non è coinvolta in questa brutta vicenda.

Ora non resta che aspettare il prossimo Consiglio comunale e, qualora il primo cittadino riuscisse a superare questo scoglio, mettere in campo le restanti energie per realizzare quanti più progetti possibili per il bene della città. In primavera i cittadini dovrebbero andare al voto e sarebbero loro a decidere democraticamente se Ascione, qualora si ricandasse, debba continuare a ricoprire la carica di sindaco o lasciare ad altri la guida della città.