A cura della Redazione

Il Nucleo Operativo, movimento civico che si sta battendo per l’apertura del Pronto Soccorso dell’ospedale di Boscotrecase, ha proposto - attraverso un comunicato - la convocazione del Consiglio Comunale di Torre Annunziata con all’ordine del giorno un problema che sta a cuore ad oltre 200mila cittadini.

Alla richiesta del Nucleo Operativo si associano i consiglieri comunali dell’opposizione Lucio D’Avino e Marco Russo (Oplonti Futura), Maurizio Palumbo e Antonio Pallonetto (Fare Democratico) e Anastasia Quaranta (Orgoglio e Dignità Torrese).

Abbiamo appreso oggi, senza nessun comunicato ufficiale, ma solo attraverso la notizia riportata da una testata locale, che il presidente del consiglio Davide Alfieri si mostra disponibile a convocare un consiglio comunale monotematico sul pronto scorso dell’ospedale di Boscotrecase nel mese di settembre, ma ad una condizione: “nessun leader siederà al tavolo. Sarà una battaglia senza colori politici".

La notizia ha suscitato immediatamente la reazione del Circolo del Partito Democratico di Torre Annunziata che, attraverso un comunicato a firma del segretario cittadino Ciro Passeggia, stigmatizza tale decisione.

«Abbiamo appreso dalla stampa dell’iniziativa assunta dal Presidente del Consiglio Comunale, Davide Alfieri, di convocare per settembre un consiglio monotematico sul tema, delicatissimo, della riapertura del pronto soccorso dell’Ospedale di Boscotrecase – si legge nella nota del PD -.

Un’iniziativa che – se realmente pensata per dare risposte ai cittadini – andrebbe accolta positivamente. Tuttavia, la scelta di escludere esponenti politici regionali, segretari di partito e rappresentanti istituzionali eletti dal confronto, è grave e inaccettabile.

La politica non si può zittire. Tanto meno quando si parla di salute pubblica, e tanto meno in un territorio come il nostro, che ha già pagato un prezzo altissimo in termini di disservizi e abbandono.

Se oggi il pronto soccorso di Boscotrecase è ancora chiuso, le responsabilità sono anche regionali, dell’ASL Napoli 3 Sud e di chi, a vari livelli, ha sottovalutato la portata sociale di questa chiusura.
Ma proprio per questo, servono ora soluzioni vere, assunzioni di responsabilità, e una discussione aperta e trasparente. Non un consiglio-farsa, senza voce politica, con i soliti tecnici “scelti” per non disturbare.

Come Partito Democratico, abbiamo contribuito concretamente alla battaglia per la riapertura del presidio ospedaliero, con interlocuzioni regionali, interrogazioni, mozioni e mobilitazioni. E continueremo a farlo. Ma non accettiamo diktat, né inviti “sterilizzati” a chiudere la bocca a chi rappresenta la cittadinanza in ogni sede.

Se il problema è la campagna elettorale, ricordiamo che la sanità non è terreno di propaganda, ma di impegno quotidiano. E chi vuole tenere fuori la politica, spesso è proprio chi vuole gestire il tema con accordi sottobanco, senza pubblico confronto.

Al presidente Alfieri diciamo chiaramente: non si può fare una discussione sulla sanità escludendo la politica. Non si può costruire un fronte istituzionale se si parte con la censura.

E se davvero si vuole costruire un tavolo utile - conclude il comunicato -, questo deve includere tutte le voci, dai sindaci del territorio ai rappresentanti dell’ASL, fino ai consiglieri regionali e ai comitati civici, nessuno escluso.

Il Partito Democratico di Torre Annunziata è pronto a partecipare, ma a testa alta. Se invece l’intento è costruire un teatrino a uso stampa, noi non ci presteremo”.