A cura della Redazione
E’ la seconda volta, in appena cinque giorni, che il designatore arbitrale Alberto Ramaglia assurge ai fasti della cronaca sportiva regionale. Giovedì scorso, infatti, aveva designato un ultrà della Nocerina in qualità di assistente della gara di campionato Savoia-Atletico Nola. Strigliato da un servizio del collega Luigi Capasso di Metropolis, aveva rimediato in tempo utile sostituendo il guardalinee dall’imbarazzante fede sportiva rossonera (è notoria la rivalità sportiva con il Savoia). Ramaglia, che tra l’altro ricopre anche il prestigioso incarico di Presidente Regionale degli arbitri campani, oggi ha pensato bene di sfiorare nuovamente l’incidente diplomatico e sempre e solo con A.C. Savoia 1908 di Torre Annunziata. Ha designato come arbitro della finale regionale di Coppa Italia Savoia-Agropoli, in programma domani alle 14.30 al Partenio di Avellino, il signor Francesco Perrelli che è iscritto alla sezione AIA di Caserta, ma risiede e vive a Santa Maria Capua Vetere. Anche in questo caso è stato il profilo dell’arbitro, sul social network Facebook, a far scoprire la passione di questo direttore di gara per il Gladiator, la sua squadra del cuore ma anche e soprattutto la compagine eliminata dai bianchi proprio in Coppa e tuttora l’unica formazione che sta tentando di mettere in discussione la leadership dei torresi in campionato. La società Savoia, pur nella convinzione della buona fede del designatore nella scelta operata e della professionalità del sig. Perrelli, ha chiesto agli organi competenti la sostituzione del direttore di gara al fine di tutelare l’imparzialità e scongiurare spiacevoli e sterili polemiche in vista dell’incontro. Al designatore, oltre alla legittima istanza del Savoia, è stato recapitato anche un fax del Comitato Regionale Campano, attraverso il presidente Salvatore Colonna, che chiede al presidente del Cra (Comitato Regionale Arbitri) Alberto Ramaglia di valutare il contenuto della missiva arrivata dal Savoia. Colonna ha ribadito che, fermo restando l’autonomia dell’Aia nella scelta dei direttori di gara, sarebbe opportuno analizzare con attenzione quanto richiesto dalla società torrese per evitare di appesantire la finale di Coppa con argomenti inopportuni quanto imbarazzanti.