A cura della Redazione
Il Savoia riesce in extremis a pareggiare un incontro dal doppio volto. I bianchi, ordinati ed organizzati, nel primo tempo meritano e gestiscono al meglio il vantaggio. Nella ripresa soffrono oltremodo il ritorno d´orgoglio degli amaranto rischiando seriamente la sconfitta. Reggina-Savoia è una sfida dagli aspetti complessi che vanno molto al di là della semplice partita di campionato. Padroni di casa penalizzati di 12 punti giovedì scorso e in pratica già retrocessi, Savoia che conclude l’ennesima tribolata settimana con allenamento in strada e sfilata per il corso della città conclusosi con l’incontro con il sindaco Starita. Emergenza formazione per la squadra allenata da Papagni. In attacco da registrare l’assenza per infortunio sia di D’Appolonia che di Ferrante. Problemi anche per reperire il portiere di riserva dopo la squalifica di Volturo (tre giornate per l’espulsione dalla panchina rimediata nel derby con la Juve Stabia) e l’indisponibilità di Falcone per un dito fratturato. Convocato per la trasferta calabrese il portiere D’Aquino, classe 1999, numero uno della Berretti di Antonio Marasco. Il tecnico torrese, comunque, relega in panchina capitan Scarpa dopo averlo sostituito, non senza strascichi polemici, nell’ultimo match contro la Juve Stabia. In campo dal primo minuto Sanseverino. Da segnalare la presenza nella Reggina del calciatore di origini torresi Bruno Cirillo. Il match si disputa in uno stadio semivuoto dove i pochi tifosi calabresi presenti contestano con veemenza la dirigenza della Reggina. LA PARTITA Subito in vantaggio il Savoia con Di Piazza (5’) che di testa manda la sfera nell’angolo basso alla destra dell’estremo reggino su angolo battuto da Saric. I bianchi ancora pericolosi con Boilini la cui conclusione dal limite al 9´ trova Berardi pronto alla respinta in angolo. Due minuti dopo è Riccio a sfiorare il raddoppio su punizione di Saric. Il Savoia sembra molto più tonico rispetto alle ultime trasferte e nelle battute iniziali riesce a contenere la sterile reazione degli amaranto. Al 26’ è Insigne a tentare di sorprendere Gragnaniello, ma il portiere torrese blocca con sicurezza. Alla mezz’ora ci prova Viola, ma anche in questo frangente l’estremo del Savoia difende con efficacia. La Reggina cerca la profondità per sfruttare le qualità di Insigne, ma gli uomini di Papagni si difendono con ordine senza palesare affanni fino all´intervallo. La seconda frazione (con in campo prima Mercadante e poi Scarpa) sembra rispecchiare l´andamento dei primi 45´, ma intorno al quarto d´ora il match s´infiamma con la Reggina che prima sfiora il pari con Ungaro (58´) e poi riequilibra l´incontro con Viola (61´) che conclude a rete un sontuoso spunto di Insigne sulla destra. Il Savoia sembra stordito dalla rete dei padroni di casa e vacilla più volte soprattutto in fase difensiva. Al 74´ percussione in area torrese di Viola che viene fermato da Riccio. L´intervento del difensore campano sembra sul pallone, ma non per l´arbitro che indica il dischetto. Il rigore dubbio viene trasformato da Di Michele. Reggina, dunque, sorprendentemente in vantaggio. Papagni, a questo punto, inserisce anche Partipilo per cercare di conferire una maggiore spinta offensiva. Con generosità i torresi cercano varchi nella retroguardia avversaria, ma i tutti i tentativi risultano maledettamente evanescenti. E´ il 90´ quando Ciccio Scarpa cattura un pallone sul vertice sinistro dell´area reggina; il capitano fa partire un diagonale che termina la sua corsa nell´angolo lontano della porta calabrese. E´ la rete dell´insperato 2-2 finale.