Provo a trasmettervi un’emozione assoluta, vissuta a Milano nella vigilia di Benevento-Napoli. I dettagli appaiono a prima vista incompatibili, o almeno non facilmente coniugabili, quindi si impone la necessità di altri particolari. Partiamo dal luogo: eravamo napoletani cento per cento radunati in un’oasi-salotto (il cinema milanese Anteo) con vista sul mondo e audio rigorosamente nostrano; le immagini arrivavano da Tokyo, New York, Ibiza, Berlino, dalla già conquistata Milano, mentre le storie (tutte ottimisticamente da scudetto) erano musicalmente farcite di …jammo, …turnammo, …ja, …uanema; insomma tutto il campionario dei suoni a noi più familiari concentrato nel tempo di una partita di calcio anche se i riferimenti al pallone sono stati solo caldamente emotivi in Napolitaners, il docu-film ideato e realizzato da Gianluca Vitiello, uno-di-noi (napoletani ma soprattutto torresi) che a Milano si muove come se fosse in una delle sue case e non solo un ospite molto gradito. E abbiamo appena svelato il secondo indizio: il grande cuore che ha prodotto un lavoro che funziona come uno specchio per chiunque abbia vissuto, anche solo per qualche mese, un’esperienza da napoletano all'estero, da napolitaner appunto. 

Andate a vederlo, quando ne avrete l'occasione: uscirete dalla sala convinti di essere forti, più forti. Quel cuore, anche il vostro, non merita di essere tradito, proprio non si può: c’è un’aspettativa che si è andata consolidando momento dopo momento, conquista dietro conquista. L’opera ora va solo completata, l’ultimo tocco prima della grande festa. Un’attesa che attraversa il mondo, una gioia pronta a invadere ogni sito che sia oggi occupato da chi porta con sé una foto, un profumo, una suggestione che evochi Napoli. E non c’è nulla che interpreti il ricordo meglio dell’azzurro, come il mare, come il cielo, come la maglia che da 28 anni aspetta di essere ornata dallo scudetto. Una medaglia al valore, senza concessioni a nessuno.

Riflessioni che da Milano s’imbarcavano per Benevento, per il derby che non avresti voluto giocare, per la partita che non puoi assolutamente perdere. Questa come nessuna, perché se vuoi vincere non puoi fermarti. Mai. Per conferma, chiedere ai napolitaners e al loro cantore: Gianluca Vitiello. Grazie per averci emozionato.

*già direttore di Sky Sport