A cura della Redazione

Non si placano le polemiche all’indomani della gara play-out del campionato di Serie D tra Ragusa e Real Aversa (girone I), club casertano rilevato dal Principe Emanuele Filiberto di Savoia.

L'erede della Casata monarchica sabauda aveva denunciato in un comunicato quanto accaduto prima della sfida, costata ai suoi la retrocessione in Eccellenza (Il Ragusa si è imposto 6-0). Gran parte della squadra aveva soggiornato presso un albergo del centro della città siciliana e molti giocatori erano rimasti poi “avvelenati”, dovendo poi ricorrere alle cure in ospedale, come ha scritto nella nota il Principe. Lo stesso, per l’accaduto, aveva annunciato di voler presentare un esposto alla Procura Federale, anche per chiedere di rigiocare il match.

Sul versante opposto, il Ragusa respinge al mittente le accuse.

“Il presidente dell’Asd Ragusa Calcio, Giuseppe Trapani, ha conferito mandato agli avvocati Fabrizio Cavallo e Francesco Guastella per sporgere querela nei confronti del dott. Emanuele Filiberto di Savoia, proprietario della squadra del Real Aversa, per le gravissime affermazioni divulgate al termine del match che si è disputato a Ragusa e che ha visto protagoniste le due formazioni impegnate nei play-out del campionato di Serie D”, si legge in una nota del sodalizio siciliano.

“La dirigenza dell’Asd Ragusa Calcio ritiene inaccettabili e deliranti le parole del dott. Emanuele Filiberto di Savoia che lascia intendere che vi sia stato addirittura una sorta di complotto ordito dall’Asd Ragusa Calcio, complotto che avrebbe portato all'avvelenamento dei giocatori del Real Aversa che, per questa ragione, avrebbero perso il match in questione. Le parole scritte dal proprietario del Real Aversa non solo sono infamanti, ma offendono profondamente la squadra e tutta la comunità ragusana. I giocatori dell’Asd Ragusa Calcio hanno sempre affrontato, assieme alla dirigenza, le vittorie e le sconfitte in campo, a testa alta e con grande dignità”.