Oggi, 7 settembre, ricorre il centenario della partita tra Genoa e Savoia, disputata a Torre Annunziata il 7 settembre 1924 e decisiva per l’assegnazione dello scudetto. Il nostro giornalista Antonio Papa ne ha fatto un dettagliato articolo che abbiamo pubblicato.
Noi adesso intendiamo occuparci di un altro aspetto che riguarda i Torresi che parteciparono direttamente o indirettamente a quel match di calcio. A cominciare dal presidente del Savoia, il giovane Teodoro Francesco Carmine Voiello, nato nella nostra città, dalla madre Rosa Iengo, il 24 ottobre 1893, e dichiarato dal padre Vincenzo il 28 dello stesso mese. Il 29 ottobre 1919, all’età di 26 anni, sposò a Taranto Emilia Caliento. Quando si disputò quella storica partita era lui il presidente dei Bianchi, a tifare sul campo di calcio della famiglia Orsini, giù all’Oncino.
E qui entrano in scena Alfonso e Mario Orsini (nella foto), entrambi giocatori del Savoia. Il primo nato a Torre Annunziata, in via Garibaldi, il 20 gennaio 1904 e dichiarato il 23 dello stesso mese, figlio di Federico Orsini e Anna Maria De Simone. Il secondo nato dagli stessi genitori l’anno successivo. Esattamente il 29 aprile 1905, e dichiarato il 4 maggio.
Per uno strano caso del destino fu partorito in via Gambardella, giù all’Oncino, proprio vicino al campo di calcio dove giocherà da centrocampista la partita del 7 settembre 1924, all’età di 19 anni. E, seconda coincidenza, venne alla luce circa 20 giorni dopo la morte del nonno, Domenico Orsini, il proprietario del palazzetto giù all’Oncino e il fondatore del pastificio in via Oplonti, che insieme alla moglie Francesca Atripaldi saranno i protagonisti del romanzo Francesca e Nunziata ( con i nomi di Giordano Montorsi e Francesca De Crescenzo), bisnonni di Maria Orsini autrice del romanzo. La quale ha voluto che le sue ceneri fossero disperse proprio giù all’Oncino, quando morì l’11 novembre 2010.