Per Carlo Ancelotti arriva la prima sconfitta da commissario tecnico del Brasile, nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. Contro la Bolivia, in una partita giocata a oltre 4000 metri d'altitudine a El Alto, i verderoro hanno perso 1-0 con rete di Miguel Terceros su calcio di rigore realizzato a fine primo tempo. Proprio il penalty è stato al centro delle discussioni e delle proteste della Selecao, visto che il tiro dagli undici metri assegnato ai boliviani con il Var ha fatto infuriare l'ex allenatore di Milan e Real Madrid, che ha protestato animatamente poco prima dell'intervallo.
Le decisioni arbitrali sono state contestate in maniera dura anche da Samir Xaud, presidente della Cbf (la Confederazione Brasiliana di Calcio): "A 4.000 metri di altitudine - riporta la Gazzetta dello Sport - abbiamo giocato contro gli arbitri, la polizia e raccattapalle, togliendo palloni dal campo e mettendone altri. È stata una vergogna. Calcio da oratorio. Abbiamo giocato contro 14 (con riferimento agli 11 boliviani, più arbitro e guardalinee)". Secondo altre proteste dei brasiliani, sono stati usati anche dei palloni sgonfi per favorire la squadra di casa, visto che a oltre 4.000 metri d'altitudine il pallone 'corre' a una velocità maggiore a causa dell'aria rarefatta. Il Brasile di Ancelotti ha chiuso così al quinto posto il percorso di qualificazioni ai Mondiali.