La pubblicazione di questa sola immagine potrebbe essere sufficiente. Lasciare il lettore libero di individuarne i possenti significati sprigionati soprattutto dai sorrisi dei piccoli atleti ritratti. Una festa, un’autentica festa dello sport e non solo del Basket.
La seconda edizione di “Basket è cultura” è stata principalmente ciò: esempio di come si può trasformare la Villa Comunale di Torre Annunziata, luogo troppo anonimo della nostra città e, purtroppo, ancora teatro di scorribande di teppisti, in location di aggregazione, condivisione, gioia. Non è poi così complicato. Basta affidarsi ad associazioni come “Basketorre” e magari cadenzare questi appuntamenti con una frequenza più ravvicinata e non limitarsi ad occasioni sporadiche come l’annuale festa patronale.
«Si è trattato di un weekend lungo di basket – sottolinea Iolanda Tessitore, tra i fondatori dell’associazione “Basketorre” – con centinaia tra bambini e ragazzi. Abbiamo ospitato squadre campane come Avellino, Torre del Greco, Cercola, Sant' Antonio Abate e Boscoreale. Ci siamo divertiti, si sono divertiti!».
“Basket è cultura”, inserito nel programma dei festeggiamenti del 22 ottobre, si è svolto per tre giorni consecutivi il 17, 18 e 19 ottobre attraverso l’installazione di un campo di basket con parquet in gomma al centro della Villa Comunale.
«Abbiamo coinvolto genitori, nonni, zii. Siamo stravolti, ma orgogliosi – prosegue Iolanda Tessitore – perché abbiamo offerto a questi ragazzi l’opportunità di disporre di un campo di basket, tutto loro, free, in uno splendido contesto come quello della nostra villa comunale. Per me questa è la felicità. Ringrazio tutta la squadra dei miei adorabili collaboratori... abbiamo trottato per tre giorni, con sveglie assurde e pranzi saltati. Ma siamo contenti così!».
Per concludere Iolanda si affida ad una frase emblematica di Don Bosco: «Se vuoi che i giovani facciano quello che tu ami, ama quello che piace ai giovani».