A cura della Redazione
(ANSA) - "Fino a quando l´azione penale è obbligatoria alle toghe non si può chiedere di non fare i processi; ai politici si può, invece, chiedere di saper scegliere natura, limiti, tempi ed efficacia delle leggi, non espedienti per eluderle". Lo ha detto il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino.
"Il Paese non riesce a vivere senza polemiche? Vorrei non crederlo. Sono, semmai, -ha aggiunto Mancino parlando ad Avellino ad un convegno su etica e medicina- le polemiche occasionali comode per nascondere i problemi e per dividere il Paese. Chi le innesca deve tener conto che un ritorno di tutti alle responsabilità non può che far bene all´ Italia".
CSM: SOSPENSIONE PROCESSI E´ INCOSTITUZIONALE
ROMA - Può essere incostituzionale la norma che sospende i processi puniti con la reclusione fino a dieci anni. A sostenerlo è il Csm nella bozza del parere che sta mettendo a punto la Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli. Il testo, che sarà discusso lunedì dalla Commissione, sottolinea la "potenziale incompatibilità" della norma con l´art.111 della Costituzione, e cioé con la ragionevole durata del processo, e con l´art.3, e cioé con il principio dell´uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Ma non è questo il solo problema di ordine costituzionale: una materia così importante - avvertono i relatori Fabio Roia e Livio Pepino - non può essere affrontata con lo strumento del decreto legge; e oltretutto è completamente estranea al tema del provvedimento, che è tutto dedicato alla sicurezza. Le critiche di Palazzo dei Marescialli non si fermano qui: il riferimento temporale scelto per la sospensione dei processi (relativi ai reati commessi fino a giugno del 2002) "non ha alcun appiglio logico". Avrebbe avuto invece un senso - suggeriscono i consiglieri - sospendere i processi coperti dall´indulto e perciò destinati ad essere inutilmente celebrati. Ma non è ancora tutto: l´Europa, che ha già messo sotto accusa la giustizia italiana per la sua lentezza, non capirebbe - sottolinea ancora Palazzo dei Marescialli - le ragioni di questa scelta, destinata ad allungare ancora i tempi dei processi