A cura della Redazione

 

Il M5S campano, con il Vicepresidente della Camera Luigi DI Maio, i parlamentari Luigi Gallo e Carlo Sibilia, i consiglieri regionali e i consiglieri comunali dell'area vesuviana hanno indirizzato cinque domande al presidente della GORI Amedeo Laboccetta. 

«Da presidente della GORI - spiegano i 5 Stelle -, Laboccetta nel bilancio 2013 non ha saputo fare di meglio che riversare sulle bollette dei cittadini campani i costi di una società pesantemente indebitata con 414 milioni nel bilancio del 2013. Con estrema tranquillità, ha inserito a credito 209 milioni di fatture mai emesse che diventeranno conguagli per i cittadini e 175 milioni di fatture già emesse per lo stesso anno».

A Laboccetta, i parlamentari pentastellati chiedono di addebitare alla governance della società, e non ai cittadini, il costo del debito contratto da Gori. Il M5S denuncia lo sperpero di 80 milioni in servizi acquistati, con 9 milioni per la manutenzione, 34 milioni per emungimento, 1 milione per le consulenze, 1 milione per personale esterno e 2 milioni per servizi di analisi, a fronte di 700 dipendenti interni alla GORI. 

«Da Laboccetta - precisano i deputati - vogliamo sapere se, in seguito all'indagine Medea su Carlo Sarro che potrebbe aver "pilotato" appalti per 31 milioni verso imprese vicine al clan dei Casalesi, ha fatto partire un'inchiesta interna per verificare se e chi, all'interno della società, possa aver aiutato Sarro nei suoi propositi».

(comunicato)