Nel bel mezzo della stagione turistica estiva un nuovo sciopero per i piloti Ryanair, che allunga la fila di proteste del personale di volo dopo lo stop di centinaia di voli a fine luglio. Lo annunciano i sindacati in Belgio, chiedendo ai piloti di aderire a uno sciopero il 10 agosto, in sostegno ai loro colleghi che in Irlanda hanno annunciato un quarto giorno di sciopero per venerdì 3 agosto. Le due sigle sindacali BeCA e CNE/LBC-NVL chiedono a Ryanair di cambiare il proprio modello di relazioni con i dipendenti e parlano di una «campagna di intimidazione» nei confronti della protesta.
Sempre per il 10 agosto, riporta il quotidiano svedese Expressen, saranno in sciopero i piloti di Ryanair in Svezia con una partecipazione attesa all'80%. Come aveva anticipato in data 3 luglio lo “Sportello dei Diritti” e ripreso dai media nazionali, la motivazione della protesta è «la richiesta di migliori condizioni di lavoro, il rispetto dei diritti per gli assunti di ciascuno Stato in cui opera la compagnia aerea e l’avvio di un tavolo per la negoziazione di un accordo collettivo». L'azienda respinge le critiche e spiega che «le condizioni di lavoro dei dipendenti sono già tra le migliori del settore».
"Il personale di bordo di Ryanair ha un buon stipendio, fino a 40.000 euro l'anno", ha detto Jacobs, sottolineando che per quanto riguarda i giorni di riposo, l'azienda è "leader del settore" e gli equipaggi di cabina ricevono "buone commissioni sulla vendita" dei prodotti a bordo. Solo lo scorso anno Ryanair, dopo molte pressioni, aveva concordato in linea di principio di riconoscere i sindacati. Per Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, una vera e propria dichiarazione di guerra. «Pertanto - spiega - consigliamo ai passeggeri di controllare sui siti ufficiali degli aeroporti lo stato del volo per restare indenni».
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