A cura della Redazione

E' stata una polmonite da legionella la causa della morte di un uomo di 82 anni, residente in provincia di Lecco, arrivato lo scorso 6 settembre al pronto soccorso dell'ospedale di Desio in arresto cardiocircolatorio e deceduto due giorni dopo. Lo conferma l'Asst di Monza. Secondo gli esperti gli "esami diagnostici specifici" a cui è stato sottoposto l'anziano "avrebbero evidenziato un quadro compatibile con diagnosi di Polmonite da Legionella.  

 Resta invece in terapia intensiva un uomo di 29 anni, bresciano, ricoverato in prognosi riservata al San Gerardo di Monza, attaccato alla macchina "Ecmo" per la pulizia del sangue, dopo aver contratto il batterio della legionella. Presentatosi con i sintomi classici della patologia al pronto soccorso di Gavardo (Brescia), il 29enne è stato trasferito a Monza perchè la struttura del bresciano non sarebbe stata in grado di garantire il corretto trattamento della malattia.. Le sue condizioni, a detta dei medici, sono gravi ma stabili. La prima settimana di ricovero sarà decisiva per poter sciogliere la prognosi. Finora i casi di legionella più gravi hanno riguardato persone in età avanzata.
In questo caso invece si tratta di una persona di 29 anni che, proprio grazie alla sua giovane età, sembra aver maggiori capacità di reagire alle cure.

A fare il nuovo punto della situazione l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, riferendo in Consiglio regionale sull'epidemia che sta interessando il bresciano. "A ieri fino alle ore 20 vi sono stati235 accessi al pronto soccorso, 196 sono le persone attualmente ricoverate, 12 le persone che hanno rifiutato il ricovero o che sono state dimesse, due i decessi, uno con una diagnosi accertata di legionella", ha detto Gallera:"In 12 casi, sul numero totale, è stato accertato che si tratta di legionella"