A cura della Redazione

Lino Banfi entra nella commissione Unesco, ad annunciarlo il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio alla kermesse M5Stelle sul reddito di cittadinanza. Una scelta che, però, attira le critiche dell'opposizione ma anche il commento del leader della Lega, Matteo Salvini.

L'ANNUNCIO - "Ne approfittiamo - ha detto dal palco Di Maio - per dare una notizia all'Italia che a me riempie di orgoglio: abbiamo individuato Lino Banfi perché rappresenti l'Italia nella commissione italiana per l'Unesco

Oltre all'incarico che "mi è stato conferito volevo essere qui perché Conte è corregionale mio, è romanista come me, ed è presidente del Consiglio. Quando mi hanno chiamato ho detto 'che c'entro io con la Cultura?'. In questi casi rappresentanti all'Unesco si sono fatte con persone che si sono laureate, che conoscevano la geografia, le lingue. Io voglio portare il sorriso ovunque, anche nei posti seri". "Questo "raghezzo", è bene che si sappia, mi volle conoscere già prima delle elezioni. Mi si presentò il giorno del mio compleanno a luglio, in una orecchietteria con un mazzetto di fiori. Potrebbe essere mio nipote come età, ma lui quando parla da solo ha 32 anni, quando parla con Conte e Salvini sembra ne abbia 55, e non ho capito perché lo fa", scherza Banfi, che poi torna serio: "A me Di Maio disse 'non me ne frega niente per chi voti, ma io ti devo questo tributo, perché hai fatto sorridere tre generazioni'".

SALVINI - "Lino Banfi va bene. E Jerry Calà? E Renato Pozzetto? E Umberto Smaila?". Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini in una diretta Facebook ha commentato la scelta del governo di nominare l'attore pugliese nella commissione dell'Unesco. "Apriamo questo dibattito e sorridiamo - ha aggiunto - che l'Italia è così bella che chiunque la può valorizzare in giro per il mondo".

L'opposizione va all'attacco dopo le parole di Banfi: "Basta con tutti questi plurilaureati nelle commissioni, io porterò un sorriso' dice Lino Banfi appena nominato dal governo nella commissione Unesco. Uno schiaffo al merito e alla competenza che non fa sorridere per niente. E che umilia chi fa sacrifici ogni giorno per studiare". Così su Twitter Matteo Orfini, presidente del Pd. (ANSA)