A cura della Redazione

Si sono addestrati per mesi per compiere atti terroristicie di sabotaggio preparandosi all'uso di armi e allenandosi per raggiungere una preparazione fisica e militare idonea a combattere a fianco dei miliziani dell'Isis in Siria.

E' una delle accuse che i pm di Palermo muovono a Giuseppe Frittitta, 25 anni, palermitano, e a Ossama Gafhir, marocchino, fermati per istigazione a commettere reati di terrorismo e autoaddestramento per compiere atti terroristici. I due si sarebbero conosciuti su internet. Il giovane marocchino avrebbe spinto Frittitta alla radicalizzazione. Il palermitano vive ora a Brescia dove fa l'autotrasportatore. Gli inquirenti hanno monitorato la sua intensa attività di propaganda sui social.

Frittitta ha anche avuto per alcuni mesi rapporti, tramite il web, con una jihadista americana che vive negli Usa che gli forniva indicazioni riservate sulle zone teatro delle battaglie dell'Isis. Gli inquirenti stanno cercando di identificarla. Nei giorni scorsi, l'uomo, che si fa chiamare Yusuf, si è sposato a Brescia con una cittadina marocchina. L'inchiesta che ha portato ai fermi è stata coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Marzia Sabella e dal pm Gery Ferrara.

Giuseppe Frittita è stato tradito dai selfie. Si faceva selfie, che poi postava sui social, con in mano un coltello che definiva "mio compare 26 centimetri", si era fatto crescere una lunga barba nera e inneggiava alla vendetta dei combattenti dell'Isis morti in battaglia. Più volte, in rete e nelle conversazioni via web, invocava l'uccisione di "tutti gli occidentali". Per mesi la Digos, coordinata dalla Procura di Palermo, ha monitorato le sue attività sui social e lo ha tenuto sotto controllo.(ANSA)