A cura della Redazione

Sono arrivati, o sono in arrivo, in nove scali d'Italia gli aerei della Dhl che trasportano complessivamente le 470mila dosi del vaccino Pfizer destinato all'Italia. Gli aerei sono atterrati negli aeroporti di Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio, Ancona Falconara, Bologna, Roma Ciampino, Napoli, Pisa e Venezia ed a breve anche a Bari. Dagli scali partiranno scortati i furgoni con i cosiddetti pizza-box, i contenitori con le fiale che saranno consegnate nei 203 siti di somministrazione nelle varie regioni.

Nelle 21 regioni e province autonome dove la struttura del Commissario Straordinario per l'emergenza Covid ha inviato domenica 27 dicembre i vaccini consegnati all'Italia dalla Pfizer sono stati già vaccinati 8.361 italiani, pari all'86% delle 9.750 dosi distribuite. Lo comunica lo staff del Commissario per l'Emergenza Covid, Domenico Arcuri.

"La campagna di vaccinazione di massa si intensificherà a partire da mercoledì, quando arriveranno in Italia 469.950 dosi di vaccino Pfizer destinati ai siti di somministrazione individuati dal Commissario in accordo con le Regioni. Le consegne proseguiranno anche nelle giornata del 31 dicembre per poi proseguire con un ritmo settimanale. Nei prossimi giorni il commissario pubblicherà on line un report sul numero degli italiani che progressivamente saranno vaccinati". Lo comunica lo staff del Commissario Straordinario Domenico Arcuri.

Da ogni flaconcino di vaccino anti-Covid di Pfizer-Biontech è possibile ottenere 6 dosi e non 5: a precisarlo è l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sul suo sito. La dose di vaccino per ogni persona è di 0,3 millimetri, che deve essere estratta in condizioni asettiche e utilizzando siringhe di precisione adeguate, da un flaconcino di vaccino che contiene 2,25 millimetri, dopo la diluizione prevista con soluzione di cloruro di sodio allo 0,9%. In questo modo, spiega la Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera), "con mille fiale potranno essere trattate 6.000 persone invece che 5.000".  

E' "improbabile" che l'Ema riesca a dare il via libera al vaccino AstraZeneca/Oxford a gennaio. Lo sostiene il vice direttore esecutivo dell'Agenzia europea del farmaco, Noel Wathion, in un'intervista al quotidiano belga Het Nieuwsblad. "Non hanno ancora fatto domanda", ha aggiunto sottolineando che "servono altri dati sulla qualità del vaccino".