A cura della Redazione

Bambino deve essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico al cuore, genitori no-vax non vogliono che gli siano praticate (eventuali) trasfusioni di sangue di persone vaccinate contro il Covid.

E' la vicenda che ha visto protagonisti il padre e la madre del bimbo, 2 anni appena, ricoverato presso l'ospedale Sant'Orsola di Bologna. La struttura sanitaria, però, ha deciso di appellarsi al giudice tutelare il quale ha accolto il ricorso.

"Non consentire una trasfusione al proprio figlio che ne ha bisogno è assurdo, è davvero impossibile pensare che possa accadere una cosa del genere. Si tratta di una questione di vita o di morte. Anteporre i propri ideali alla salute del proprio figlio è davvero improponibile e plaudo alla decisione del giudice tutelare del Tribunale di Modena che ha accolto il ricorso dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, stabilendo che il bimbo deve essere operato". Lo ha affermato il presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), Giuseppe Di Mauro.

Di Mauro poi insiste: "Siamo di fronte a due genitori scellerati, che antepongono il loro ideale alla salute del proprio figlio e che stanno giocando con la salute del proprio bambino. Si tratta di una decisione fuori dal mondo. In questi casi è giusto che siano intervenute le autorità giudiziarie. Bene, dunque, la scelta del giudice tutelare, perché se il piccolo fosse morto per il mancato intervento sarebbe stato un dramma nel dramma e si sarebbe creato un pericolosissimo precedente, anche per altre patologie".

Il presidente della Sipps conclude dicendo che "in questo caso si è superato il limite e la scelta di questi genitori è al di fuori di ogni logica: fare questa trasfusione non equivale infatti a far stare bene il loro bambino, significa invece salvargli la vita".