A cura della Redazione

Un bimbo di 2 anni si è sentito male e poi è morto all’ospedale di Pieve di Cadore, in provincia di Belluno. Poco prima aveva trascorso la mattinata al parco giochi insieme al papà,

Come ha riferito il genitore, il bimbo avrebbe raccolto, e probabilmente ingerito, qualcosa da terra.

Nicolò, questo il nome del piccolo, non ha cominciato subito a sentirsi poco bene. Papà e figlio sono rientrati a casa, a Longarone (Belluno). Poi il piccolo ha cominciato a manifestare forte malessere.

I genitori si sono allarmati vedendo che il figlioletto peggiorava velocemente. Così il papà, che lavora come boscaiolo, ha caricato direttamente il figlio in macchina, e l’ha portato al pronto soccorso dell’ospedale a Pieve di Cadore.  

Qui Nicolò è arrivato in codice rosso: i medici hanno tentato in ogni modo di rianimarlo, per circa due ore, ma il cuore del bambino non ha mai ripreso a battere, e sono stati costretti a dichiararne il decesso.

Carabinieri, allertati dall’ospedale, hanno avviato i primi accertamenti, sia nell’area del giardino pubblico, che nella casa della famiglia.  

Nei momenti del ricovero, l’uomo ha riferito ai soccorritori di aver visto il figlio raccogliere qualcosa da terra al parco giochi, e gli era sembrato l’avesse messo in bocca.

Per ora si tratta solo di un’ipotesi, come quella che il bimbo possa aver ingerito del pesticida, o un veleno per i topi.

Saranno l’autopsia, e soprattutto le analisi tossicologiche a dare una risposta certa sulla causa della morte.      

L’esame autoptico è stato fissato per mercoledì prossimo, nell’obitorio dell’ospedale San Martino di Belluno.

Poi, per dare l’addio al bimbo, bisognerà aspettare il nulla osta da parte della Procura della Repubblica di Belluno, che con il pm Simone Marcon ha aperto un fascicolo sulla vicenda, per ora senza indagati.