A cura di AdnKronos

Un Servizio sanitario "moderno ha bisogno di radici forti e di strumenti nuovi. Due le direttrici su cui stiamo investendo in modo strategico: una maggiore digitalizzazione e una sanità di prossimità reale, concreta. Grazie ai fondi del Pnrr, stiamo rafforzando entrambe, con l’obiettivo di rendere i servizi sanitari più accessibili, più efficienti e più vicini ai bisogni reali della popolazione. Ma accanto alla digitalizzazione, serve un impegno forte e collettivo sulla prevenzione, che deve diventare la vera leva strategica per la sostenibilità del nostro Ssn. Prevenzione significa guardare al futuro con meno malati, meno complicanze e con una riduzione dell’impatto delle patologie croniche". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato nel suo intervento oggi alla giornata conclusiva degli Stati generali della prevenzione a Napoli.  

"Sul fronte tecnologico, l’Italia sta consolidando infrastrutture digitali all’avanguardia, che non solo modernizzano il sistema, ma aiutano a superare le disuguaglianze che ancora esistono penso al nuovo Fascicolo sanitario elettronico, all’Ecosistema dei dati aanitari, alla Piattaforma nazionale di telemedicina. Strumenti che rafforzano il legame tra cittadino, medico e territorio, soprattutto nei luoghi più fragili del Paese", ha ricordato Gemmato. Per quanto riguarda l'Integrazione sulla telemedicina per anziani cronici è "pronta - ha proseguito - la bozza di decreto attuativo che definisce le prestazioni di telemedicina per anziani con patologie croniche, con sperimentazione nelle macroaree Nord, Centro, Sud Italia. Le prestazioni – in teleassistenza e telemonitoraggio (semestrale) – saranno erogate a domicilio e finalizzate a prevenzione, aderenza terapeutica e riduzione dell’isolamento. Agenas coordinerà i progetti, rivolti ad almeno 300.000 persone entro il 2025 (target Pnrr M6 Salute), con 150 milioni di euro stanziati".  

"Non dimentichiamo che siamo tra le nazioni più longeve al mondo (secondi al Giappone) - ha ricordato Gemmato - Invecchiare in buona salute è una sfida sanitaria, sociale, culturale che richiede politiche lungimiranti e la partecipazione attiva delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini. La prevenzione non è un costo ma un investimento in qualità della vita e nella sostenibilità del nostro welfare".