A cura della Redazione
Il Natale: ritorna l’atmosfera di festa, gli auguri, i propositi per una vita migliore. E anche il consumismo: ovunque si vedono luci, si comprano regali, si organizzano cene. E’ bello tutto questo. Trascorrere le feste con amici e parenti, condividere questa gioia con loro. Ma basta? Il significato di questa festa lo si può vincolare al solo consumismo oppure il Natale può anche ispirare buone azioni di condivisione e amore verso il prossimo? Chiunque, sia gli adulti che le giovani generazioni, nel loro piccolo possono fare qualcosa. Offrire il loro contributo in qualche modo. Dalle scuole deve partire l’iniziativa, sono i più piccoli che devono dare esempi ai più grandi. I rifiuti, ad esempio. Per una persona adulta cosa possono essere? Nulla, se non materiale di scarto, spesso causa di malumori e critiche alla società. Per i bambini i materiali di scarto possono rappresentare un mondo, una vita in più. I bambini hanno la creatività che possono mettere al servizio di chi ha bisogno. E’ quello che è successo all’istituto comprensivo Alfieri di Torre Annunziata, grazie ad un evento chiamato “Solid...Art di Natale”. Il dirigente scolastico Annunziata Martire ci spiega i dettagli di questa iniziativa: “Gli alunni hanno utilizzato i rifiuti per produrre manufatti che saranno venduti in questa mostra. Il ricavato andrà alla Mensa dei poveri di Don Pietro Ottena. Quest’anno abbiamo deciso di aiutare il territorio, di lavorare in rete con la nostra città. Grazie alla nostra adesione a Legambiente i ragazzi hanno da sempre a cuore il rispetto per la natura. Cosa si vuole trasmettere alla città? Il nostro istituto è per la città e lavora in funzione di essa auspicando in un riscatto sociale che parta proprio dalle scuole. Insieme ai manufatti - prosegue la dirigente - andranno n beneficenza anche i proventi di un calendario curato dagli alunni delle terze. In ogni mese è riprodotta un’opera d’arte famosa scelta dagli insegnanti di arte e immagine. Tutto questo lavoro è stato svolto al di fuori delle attività scolastiche prendendo molto tempo ai ragazzi che però hanno creduto in questo progetto. Il ringraziamento maggiore va a loro, ai genitori e agli insegnanti che hanno reso possibile tutto questo”. E può iniziare l’evento. Dopo un breve discorso c’è stato il taglio del nastro e all’entrata molti stand con i vari manufatti. Curioso notare come siano stati utilizzati bicchierini di carta per fare pupazzi di neve, dei tappi di spumante trasformati in alberelli di Natale, angioletti... Oggetti che agli occhi di chiunque possono sembrare inutili, agli occhi dei bambini – invece - possono diventare qualcosa di altrettanto utile per chi li acquista. E come sfondo, per mantenere viva l’atmosfera, un coro di bambini che intonavano brani natalizi. Non manca davvero nulla. Lo spirito del Natale si è materializzato nella sua vera forma: spirito di condivisione e di amore verso il prossimo, di semplicità e di nobiltà di animo, quella che conta. “Quello che conservi lo hai già perso, quello che doni lo avrai per sempre”. Con questa frase di Joseph Recla la preside arringava i bambini nel suo discorso. La bontà e la disponibilità dei ragazzi sia dono perpetuo per questa città. E’ festa per tutti, anche per chi è meno fortunato di noi. Questo è il Natale. ANTONIO DE ROSA (Nella foto, la dirigente Martire e alcuni docenti)