A cura della Redazione
Ancora una volta Torre Annunziata torna alla ribalta per la questione dei rifiuti. In questi ultimi giorni social network e giornali on line hanno pubblicato le foto di rifiuti sversati abusivamente in via Carlo III, un vicolo largo meno di due metri che collega via Vittorio Emanuele II con corso Garibaldi, che intralciavano il transito pedonale. Questa volta un materasso lercio occupava interamente la stradina; e vi è rimasto lì per molto tempo nonostante le segnalazioni pervenute al centralino telefonico del comune. E’ questa una delle strade della città che periodicamente viene invasa dall’immondizia, nonostante la sua vicinanza con il Comando dei Vigili urbani. Opera di “professionisti” dello scarico abusivo dei rifiuti che imperversano su buona parte del territorio cittadino. Da largo Macello a via Castriota; da via Andolfi a via Torretta di Siena; da via Poerio a via Carlo III. Strade periferiche ma anche centrali. Contro costoro l’amministrazione comunale è impotente, oppure è incapace di mettere in campo strategie per debellare per sempre questo increscioso fenomeno. Basterebbe mettere in campo una task force in azione 24 ore su 24; presidiare i luoghi maggiormente presi di mira dai soliti imbecilli o delinquenti ambientali che “violentano” la nostra città; prenderli con le mani nel sacco e sanzionarli pesantemente. Solo così, forse, potremmo venire a capo di un problema che, oltre a provocare un inquinamento del territorio, sporca l’immagine della città con gravi ripercussioni anche per le tasche dei contribuenti. Basta con la tolleranza, è tempo di usare il bastone. Ne abbiamo avuto una prova qualche tempo fa, quando il comandante della Compagnia dei carabinieri locale, cap. Luca Toti, ha deciso che non era più tollerabile che quasi tutti i motociclisti circolassero liberamente per le nostre strade senza indossare il casco. Ha iniziato, pertanto, una campagna di controllo sul territorio con centinaia di multe e decine di sequestri di motorini. Alla fine lui ed i suoi uomini l’hanno spuntata. Oggi possiamo affermare senza ombra di dubbio che Torre Annunziata è una delle poche città in Campania dove la quasi totalità dei centauri indossa regolarmente il casco. E’ giunta l’ora, quindi, di applicare lo stesso metodo anche per questo problema colpendo tutti quei “cittadini” (ma ci sono anche tanti che provengono da fuori Torre) che non rispettano le regole di una comunità civile. Ma anche la Prima Vera, società che gestisce la raccolta dei rifiuti, non è esente da colpe, sia oggettive che soggettive. Oggettive, perché obiettivamente il personale addetto allo spazzamento delle strade è insufficiente a causa dei numerosi pensionamenti di questi ultimi anni. Soggettive, perché talvolta si dimostra incapace di risolvere problemi che potrebbero portare ad un miglioramento del servizio. Un esempio? Il più delle volte gli operatori che svuotano i contenitori dei rifiuti lungo le strade cittadine, lasciano per terra, svuotando i contenitori, parte della spazzatura, che rimane lì fin quando lo spazzino di turno non provvede a rimuoverli. Basterebbe semplicemente che uno degli addetti allo svuotamento, munito di scopa e paletta, provvedesse a ripulire immediatamente la spazzatura lasciata per terra. Un altro esempio? E’ tanto difficile organizzare un servizio di pulizia una tantum lungo i marciapiedi dove abitualmente sostano le auto? O dobbiamo aspettare la solita pioggia che trascina con sè i rifiuti ma intasa le caditoie provocando allagamenti? E’ possibile che la domenica strade e piazze principali della città, dove abitualmente si svolgono mercatini o eventi culturali, non vengano spazzate dando così un’immagine indecorosa della città anche ai tanti frequentatori provenienti dai comuni viciniori? Certo anche l’Amministrazione deve fare la sua parte, come fornire le strade cittadine di cestini portarifiuti e di dog station (in verità al riguardo è stata già indetta una gara d’appalto) per evitare che i possessori di cani non sappiano dove depositare gli escrementi dei loro animali. ENZA PERNA