A cura della Redazione

Matilde Sorrentino, undici anni dopo. Questo pomeriggio è stata ricordata a Torre Annunziata la "Mamma coraggio", uccisa il 26 marzo 2004 per aver denunciato gli orchi protagonisti dello scandalo pedofilia scoppiato nel 2007 nella scuola del rione Poverelli.

L´iniziativa è stata promossa da Libera Torre Annunziata e dall´Associazione Piccoli Passi Grandi Sogni di Don Antonio Carbone, che gestisce la casa-alloggio di via Margherita di Savoia intitolata proprio a Matlde Sorrentino.In piazza Mons. Orlando si sono radunati i cittadini (pochi) ed una rappresentanza dei ragazzi ospitati presso la comunità-alloggio, che hanno deposto dei fiori dinanzi al monumento alle vittime innocenti di camorra.

«Persone come Matilde, e tutti gli altri caduti sotto i colpi della camorra per difendere la legalità, devono essere prese ad esempio - ha detto Michele Del Gaudio, referente territoriale di Libera -. Il loro sacrificio deve spronarci a continuare la nostra battaglia per la legalità e la giustizia». Insieme a Del Gaudio, anche i sacerdoti Don Franco Gallo, parroco della chiesa di S. Alfonso Maria de´ Liguori, distante poche centinaia di metri da dove fu uccisa Matilde, e Don Antonio Carbone. «Matilde non deve essere dimenticata», ha affermato Don Gallo. «Oggi, con la nostra presenza - ha spiegato Don Antonio Carbone - scuotiamo il silenzio nei confronti del quale ci ribelliamo».