A cura della Redazione

Nel corso del mese di giugno, CONFIDA ha organizzato una serie di incontri sul territorio ai quali sono state invitate tutte le società di gestione, a prescindere dalla loro appartenenza all’associazione.
Obiettivo dei seminari è stato quello di trasmettere per tempo a tutti gli operatori le informazioni necessarie per rispondere adeguatamente  ad un adempimento che partirà dal 1° gennaio 2017: la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi dei distributori automatici (Art. 2 Dl. n° 127 del 5 agosto 2015).
Il percorso che ha condotto al nuovo sistema fiscale a cui il vending dovrà tra pochi mesi attenersi, parte da lontano, dalla finanziaria del 2008 in cui era chiaramente indicata l’esigenza da parte del Legislatore di rendere trasparenti e “certificate” le transazioni economiche delle società della distribuzione automatica.
Nella Legge Delega n° 23 (art.9) del 2014 il Legislatore ha delegato il governo ad emanare decreti che potenziassero i sistemi di tracciabilità delle transazioni attraverso essenzialmente due strumenti: la fatturazione elettronica e la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi delle cessioni dei beni effettuate attraverso distributori automatici. Quest’ultima quindi specifica per il settore.
Il 5 agosto 2015 si è così arrivati all’approvazione del DL n° 127 nel quale si evidenziano due articoli: l’art. 1 che riguarda la fatturazione elettronica e l’art. 2 comma 2 che ha sancito l’obbligo di memorizzazione e trasmissione elettronica dei corrispettivi da parte delle società del vending.
Per  quanto riguarda l’art. 2 si è demandato al direttore dell’Agenzia delle Entrate il compito di elaborare le regole tecniche che le società di gestione dovranno seguire per rispondere al nuovo regime fiscale. In questa fase si è rivelato fondamentale il ruolo di CONFIDA che, sin da subito, ha chiesto ed ottenuto un confronto diretto e continuativo con l’Agenzia, affinché non venissero dettate regole troppo impattanti sul settore e soprattutto elaborate da tecnici che non avessero precisa conoscenza delle sue dinamiche.

A tale scopo, l’Associazione ha composto una commissione specifica, formata dai rappresentanti delle varie categorie con una folta presenza delle società specializzate nell’elaborazione di sistemi e software gestionali. Il percorso, lungo e difficile, ha allontanato lo spettro di possibili e paventate soluzioni economicamente insostenibili, riuscendo a far sì che gli strumenti attraverso i quali verranno effettuate e operazioni di memorizzazione e trasmissione fiscale dei corrispettivi siano quelli già largamente in uso presso la maggior parte delle società di gestione.
Quando mancano solo 6 mesi all’entrata in vigore della legge e alla vigilia della pubblicazione del documento tecnico ufficiale, gli incontri organizzati da CONFIDA hanno consentito ai tanti gestori intervenuti di ricevere le prime linee guida “ufficiali”, evitando di cadere nel tranello di false informazioni che da alcuni mesi circolavano, creando ulteriore confusione e allarmismo.

A conclusione dei seminari possiamo dare per certe le procedure fondamentali che le società di gestione dovranno seguire nella prima fase del passaggio al nuovo sistema fiscale, fase che è stata definita “Transitoria” e che partirà dal 1° gennaio 2017. Non è stato ancora stabilito quando partirà la seconda fase, detta “Definitiva” , fase che viene considerata come operativa a tutti gli effetti, in cui il sistema entrerà definitivamente a regime e per la quale sono previste nuove regole oggi in fase di studio.
Per i gestori il primo punto di riferimento sarà il portale dell’Agenzia delle Entrate dove, a breve, verrà resa pubblica una sezione specificamente dedicata alla distribuzione automatica, attraverso la quale verranno eseguite le prime operazioni  che, sostanzialmente, possono essere raggruppate in due azioni: accreditamento e censimento.
Una volta censiti tutti i distributori automatici, il gestore riceverà telematicamente dal Sistema dell’Agenzia un QR Code identificativo per ogni Sistema Master, che andrà stampato e applicato sulla macchina. Questo QR Code fungerà da identificativo fiscale del distributore e consentirà attraverso la sua lettura di conoscere tutti i dati della macchina e della società che la gestisce. Esso sarà altresì a disposizione dei consumatori i quali avranno la possibilità, attraverso una sezione del portale dell’Agenzia ad essi dedicato, di risalire alla società che gestisce la macchina da cui consuma.
I gestori dovranno poi procedere al censimento di tutti i dispositivi utilizzati per prelevare i dati dal distributore automatico comunicandone i codici IMEI. Ai device  verrà rilasciato dall’Agenzia un “Certificato Dispositivo” che verrà installato sul device attraverso due azioni: una compiuta dal produttore del software sul portale dell’Agenzia  ed una automatica che si genererà alla prima trasmissione telematica dalla macchina al Sistema Agenzia compiuta dal dispositivo.
Conclusa la fase di accreditamento delle società di gestione e di censimento di tutti i distributori automatici e di tutti i dispositivi di prelievo e trasmissione dati, applicati i QR Code sulle macchine, il gestore si può considerare pronto ad operare fiscalmente secondo le nuove procedure.