A cura della Redazione

Il Comune di Torre Annunziata risponde al duro comunicato del CMO, nel quale l'Amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Ascione veniva attaccata per non aver optato per la concesisone in sanatoria come richiesto dai legali del Centro polispecialistico.

Una vicenda ormai nota, in cui c'è in ballo il destino di settenata dipendenti che potrebbero seriamente rischiare di perdere il loro posto di lavoro per la chiusura dei locali della Medicina Nucleare per presunto abuso edilizio.

"L’Amministrazione comunale di Torre Annunziata ritiene di aver agito nella massima coerenza, trasparenza e legalità - si legge nella controreplica dell'Ente -. Pur riconoscendo la validità dell’iniziativa imprenditoriale - di sicuro interesse per il nostro territorio -, di fronte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria è risultato pressoché impossibile accogliere la richiesta di concessione edilizia in sanatoria presentata dal Centro Medico. Per quanto riguarda, invece, l’acquisizione gratuita delle opere abusive al patrimonio comunale (altra circostanza contesta dal CMO), il Consiglio di Stato, con la sentenza 29 settembre 2017 n. 4547, ha precisato che è un atto dovuto senza alcun contenuto discrezionale, ed è subordinato unicamente all’accertamento dell’inottemperanza e al decorso del termine di legge (novanta giorni) fissato per la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi".

La nota si conclude con l'impegno di continuare "a valutare altre possibili ipotesi procedurali che possano portare alla soluzione del problema, ritenendo prioritaria la difesa dei lavoratori del CMO".

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