A cura della Redazione

Pù di cento intervenuti, di cui circa la metà ragazzi del Liceo “Giorgio de Chirico”, al convegno “Riforma della Giustizia. Lavori in corso” promosso dall’Associazione culturale IDeE

A prendere la parola l’avvocato Giosuè Starita, l’avvocato penalista Nicolas Balzano e il parlamentare europeo Franco Roberto. Padrone di casa, ed eccellente come di norma, il preside del liceo Felicio Izzo.

Un intervento iniziale efficace, pacato ma molto coraggioso quello dell’ex sindaco di Torre Annunziata Starita, ai limiti dell'eresia per le consuetudinarie idee del Consiglio Superiore della Magistratura.

“Sul caso Luca Palamara, l’ex consigliere del Csm indagato per corruzione, è calato il silenzio – ha detto -. E’ uno scandalo senza precedenti, favorito dall’ultima riforma sull’età pensionabile. Abbiamo assistito al mercato delle vacche fra politica e magistratura. Temo però – ha concluso – che il caso Palamara sia soltanto la punta di un iceberg”.

L’arte oratoria di Nicolas Balzano, decano degli avvocati penalisti, ha affascinato i presenti. “Il ministro della Giustizia Bonafede – ha affermato – dice che cancellare l’ergastolo ostativo, così come chiede la Convenzione Europea sui Diritti Umani, sarebbe un favore ai boss. Probabilmente il ministro non sa quello che dice e non ha compreso neppure quali siano le linee guida di una riforma da lui stessa portata avanti”.

Per Franco Roberti, ex procuratore nazionale antimafia, “a differenza di quanto si crede, le organizzazioni criminali hanno acquisito negli ultimi venti anni maggiore potere, trasformandosi, grazie al cattivo funzionamento della giustizia, in comitati di affari. Lo Stato - ha concluso - vincerà nei confronti della criminalità solo quando la lotta alla camorra diventerà una priorità”.

A conclusione del convegno, la dichiarazione del responsabile organizzativo dell'Associazione IDeE, Raffaele Ricciardi: ""Oggi  - ha detto - è stata offerta alla città l'opportunità di confrontarsi su un tema cruciale (i tempi della giustizia, i diritti delle vittime, le garanzie per gli imputati, ecc.) per lo sviluppo e per gli investimenti nel Mezzogiorno. Il grande successo ci sprona a continuare sulla strada dell'impegno culturale, rivolto soprattutto alle nuove generazioni".