A cura della Redazione

Maretta alla scuola media Alfieri di Torre Annunziata in vista dell’apertura dell’anno scolastico 2020/2021.

La decisione adottata a maggioranza dal Consiglio d’Istituto riunito fino a tarda ora di ieri sera, 16 settembre, non soddisfa la quasi totalità dei genitori degli alunni, che hanno chiesto un incontro urgente con il sindaco Vincenzo Ascione.

Ma quale proposta è stata deliberata da indurre i genitori ad una presa di posizione così forte? Presto detto. Per garantire il distanziamento sociale all’interno delle classi è stata prevista la riduzione del numero degli alunni fino ad un massimo di 20. Ciò vorrà dire che le classi composte da 26 studenti (ne sono 7) dovranno essere ridotte a 20 attraverso un sorteggio tra gli alunni. I genitori ritengono inaccettabile questo metodo perché fortemente traumatico nei confronti dei loro figli, soprattutto per quelli che frequentano le seconde e terze classi. Infatti questi sarebbero costretti a subire tre cambiamenti: compagni, insegnanti e libri. "Ci opporremo con tutte le nostre forze a tale decisione", hanno detto.

Obiezione legittima, ma allora perché il Consiglio d’Istituto, dove sono presenti anche 8 rappresentanti degli genitori, si è espresso per tale proposta? “Perché secondo la dirigente scolastica non c’erano alternative, non prendendo in considerazione altre proposte da noi avanzate", afferma un docente che vuole rimanere nell’anonimato.  Quali sarebbero queste proposte? “Utilizzare la palestra per ricavare ambienti più ampi, oppure effettuare i doppi turni, o come estrema ratio trasferire alcune classi presso altre strutture sul territorio. Proposte che sono state scartate. Ecco allora che l’unica soluzione - conclude - rimaneva quella della riduzione del numero degli alunni”.

Ma di fronte a tale decisione, cosa può fare il primo cittadino? Glielo abbiamo chiesto. “Io non mi sottraggo a ricevere una rappresentanza dei genitori per ascoltare le loro rimostranze – ha affermato Ascione -, ma posso fare ben poco. Avevamo messo a disposizione le aule dell’Istituto Mazzarello, ma sembra che questa nostra proposta non sia stata accolta. D’altronde le decisioni vengono assunte  democraticamente all’interno del Consiglio di Istituto, era lì che bisognava far sentire la propria voce”.