“Ciao Salvatore, ti invio un articolo sulla cassata di Oplontis pubblicato oggi su Il Tirreno, il quotidiano della mia città “.

A scrivermi su WhatsApp  è il mio amico e compagno di classe alle scuole magistrali (frequentavamo insieme la IV E del “Villari” a Napoli), si chiama Nando Guarnieri ed è un generale dei paracadutisti in pensione che abita da diversi decenni a Livorno. È stato anche in visita a Torre Annunziata circa due anni fa (non lo vedevo.... da cinquant’anni!) e l’ho portato in giro, con altri compagni di classe ritrovati, a visitare la Villa di Poppea, il Museo dell’Identità, il Parco Parnaso e le Terme Nunziante, con pranzo a La Barchetta per ammirare da lì la nostra sabbia vulcanica e lo splendido panorama di Capri e della penisola sorrentina.

L’articolo riporta la notizia di un video sulla nostra cassata oplontina realizzato dal Museo Archeologico di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno. La curiosità mi ha spinto poi a cercarlo su google e visionarlo. Dopo una breve presentazione della Villa di Poppea, il video  mostra alcuni affreschi (i cesti di fichi e melograni, il vaso colmo di frutta), per soffermarsi su quello della cassata, per farne vedere la preparazione e descriverne nel dettaglio la ricetta.

Una pubblicità importante per Torre Annunziata, soprattutto perché fatta da un Museo tra i più famosi della Toscana. E questo video ci indica anche la strada da percorrere, la presenza sui media delle molte  bellezze artistiche, naturali e gastronomiche della nostra città per farle conoscere a fondo e in modo capillare, in modo da spingere tantissimi turisti a visitarla.