A cura di Anna Casale

Nel giorno del ventinovesimo anniversario dalla strage di Capaci, uno dei simboli della lotta alla criminalità, le associazioni “Progetto Harambee” e “Libera contro le mafie” della città di Torre Annunziata hanno inaugurato a Villa del Parnaso il “Giardino della Legalità”, intitolato alle vittime delle atrocità criminali.

All’interno del giardino un albero dedicato alle vittime innocenti della città di Torre Annunziata.

Un sempreverde come simbolo, come le sue radici ben salde al terreno, affinché contrastare l’illegalità in nome della legalità, della civiltà perduri nel tempo e non perda mai di vigore, di forza e di colore come le sue foglie. Ai rami di questo sono state appese delle foglie con su incisi i nomi delle vittime innocenti del territorio.

L’albero come emblema di un patto, di un impegno preso tra il popolo, lo Stato, agenzie educative e la coscienza individuale che non si fermi esclusivamente ad un post di condanna via social ma che si mostri e dimostri nella concretezza del quotidiano, fin dai più semplici modi di fare, non restando in attesa che sia solo l’altro impegnato nel fare. Il gesto di ogni singolo è come la singola goccia che unita alle altre forma un bacino acquatico, in questo caso un mare di legalità.

E’ con la cura della cose che amiamo che possiamo avere continuità di crescita e di sviluppo in qualsiasi cosa. La cura e l’amore sono un grande passo verso il futuro.

Harambee, una parola keniota il cui significato può essere: “Ooh-Issa! Tutti insieme possiamo farcela”, dà il senso dell’impegno che si auspica sia di tutti.

All’interno del giardino è stata apposta, nel terreno, una targa in pietra lavica come segno che la vera cultura della giustizia, della legalità e della solidarietà non deve essere scalfita dal tempo. 

Impegno continuo, presente, insieme, futuro, amore, radici, educazione civica, cura, cultura, coerenza, convivenza, rispetto sono solo alcune delle parole chiave da tener sempre bene a mente, fare proprie e perseguire. “Senza legalità non vi è mai libertà vera.”

Al taglio del nastro il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, Don Ciro Cozzolino, referente di Libera di Torre Annunziata, Anna Vitiello, assessore alla cultura.

Intervenuti a seminare legalità: Giovanni Taranto, presidente dell’Osservatorio permanente per la legalità di Torre Annunziata, Don Antonio Carbone, presidente dell’associazione-progetto “piccoli passi grandi sogni”, Marilina Manzo, membro di “Harambee”.

Presente alla manifestazione la famiglia di Maurizio Cerrato, brutalmente assassinato esattamente un mese fa, a cui la pittrice Rosa Scarica ha donato un quadro realizzato in memoria di Maurizio.